Previdenza

Consultabili online gli importi degli Anf

di Antonino Cannioto, Giuseppe Maccarone

L’Inps ha inserito nella sezione “cassetto previdenziale” del suo sito internet un nuovo applicativo chiamato “consultazione importi Anf” che permette di verificare le somme da anticipare, per conto dell’Istituto, ai lavoratori, a titolo di assegni nucleo familiare. Nella stessa sezione è presente anche un manuale che illustra le modalità di utilizzo della procedura il cui impiego è riservato a consulenti del lavoro, avvocati, dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e intermediari provvisti di delega, associazioni di categoria, aziende e rappresentanti legali.

Mediante la nuova funzionalità è possibile eseguire due tipi di ricerche: una, riferita a un singolo lavoratore (ricerca puntuale); un’altra, relativa a tutti i dipendenti di un’azienda (ricerca massiva).

Nel primo caso, oltre alla matricola aziendale e al codice fiscale del lavoratore si deve inserire il periodo che l’Inps chiama di competenza che – se non verrà diversamente specificato – dovrebbe corrispondere al periodo di paga. L’arco temporale consultabile è di soli 6 mesi e per ogni mese si ottiene un tabulato con gli importi giornalieri e mensili dell’Anf da corrispondere.

Nel secondo caso (ricerca massiva) si può fare una ricerca per un’azienda e per un periodo (opzione limitata a un solo mese). Se ci si avvale di questa modalità la risposta non è immediata ma si deve attendere l’esito che, secondo l’Inps, dovrebbe concludersi in un non meglio identificato «tempo di elaborazione del sistema».

Per entrambe le ricerche è presente una specifica funzione denominata “esporta in xml” che genera un file; quest’ultimo, fornito in input alle procedure software di elaborazione delle paghe, consentirà di memorizzare gli importi negli archivi.

Nella consapevolezza che si tratta di una prima versione del software che potrà essere migliorato strada facendo, non si può non rilevare che lo stesso sembra tarato più per le aziende che per i consulenti. Infatti la consultazione massiva per essere efficace dovrebbe permettere al consulente di fare una ricerca per tutte le aziende gestite (o perlomeno permettere una scelta multipla) e non la singola selezione di una società, come ci sembra sia stato impostato l’applicativo. Questo è un limite molto evidente quando le aziende gestite sono numerose, anche perché, come già accennato, la richiesta è da lanciare ogni mese.

Un altro aspetto da monitorare riguarda il limitato periodo di consultazione. Può accadere che i lavoratori presentino domanda di Anf riferiti a periodi arretrati. In tal caso – per esempio – sarebbe utile estendere la ricerca all’intero periodo arretrato (dall’1/7 al 30/6 dell’anno successivo) e non limitarla a un semestre. Per il periodo corrente, invece, si dovrebbe consentire una ricerca dinamica che partendo dal 1° luglio dell’anno precedente, arrivi sempre al mese in elaborazione (aggiungendo, dunque, un mese ogni volta) e rispettando il periodo di competenza dell’Anf che è di 12 mesi.

Inoltre l’Inps dovrà comunicare le modifiche dell’uniemens che dovrebbe perdere alcuni elementi in quanto il datore di lavoro non è più tenuto a conoscere talune informazioni relative alla prestazione, se si esclude l’ammontare dell’Anf utile per l’effettuazione del conguaglio con i contributi dovuti.

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