Previdenza

Intesa con le Regioni, partono i navigator

di Giorgio Pogliotti

Nelle 16 regioni che ieri al Mise hanno firmato le convenzioni con Anpal servizi i navigator potranno essere assunti con contratti di collaborazione. Mancano ancora la Lombardia, la Campania, la Basilicata, le province autonome di Trento e Bolzano. Tra le regioni, Lazio e Calabria hanno vietato ai navigator di rapportarsi in modo diretto con i beneficiari del reddito di cittadinanza. Ma i 330mila percettori “occupabili” - compresi i componenti delle famiglie il numero si stima salirà a 660mila - ancora non sono stati contattati dai centri per l’impiego. Il sistema applicativo informatico con gli elenchi dei beneficiari ancora non è operativo, così dai centri per l’impiego non sono ancora partiti gli sms per convocare i percettori del sussidio. Anche se a livello regionale c’è chi si è presentato spontaneamente agli sportelli, bisognerà attendere il 1° settembre - quando l’applicativo sarà operativo - perché inizino le convocazioni. In ritardo rispetto alla scadenza fissata dalla legge che prevede la convocazione dei percettori del reddito di cittadinanza entro un mese dal riconoscimento del sussidio che molti ricevono dallo scorso aprile. Fino a quella data, il nuovo strumento avrà una natura solo assistenziale.

Tornando ai navigator, saranno operativi nei centri per l’impiego da metà agosto, prima parteciperanno ad una sessione di orientamento di base – il 29 luglio a Cagliari il 31 luglio a Roma e il 1 agosto a Palermo – poi seguiranno un corso di formazione di due settimane, sotto la supervisione di esperti Anpal. Anche quando inizieranno a lavorare nei centri per l’impiego, i navigator dovranno superare un percorso di 16 moduli formativi, per un totale di 200 ore, da realizzare nei primi 4 mesi di attività per ottenere la certificazione Anpal. Dovranno supportare gli operatori dei centri per l’impiego nella realizzazione di un percorso che va dalla prima convocazione, fino all’accettazione di un’offerta di lavoro congrua per il percettore del reddito di cittadinanza. Intanto le regioni ancora attendono lo sblocco del decreto, all’esame della Corte dei conti, con le risorse (120 milioni per il 2019) per procedere a 4mila assunzioni a tempo indeterminato nei centri per l’impiego.

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