Previdenza

Covip: «Limite al 35% per gli asset illiquidi degli enti privati»

di Davide Colombo


Dai tetti patrimoniali sugli asset più illiquidi ai nuovi criteri di scelta dei gestori basati sul Codice dei contratti pubblici. Sono diverse le critiche sollevate dalle Casse di previdenza dei professionisti all'ultima bozza del regolamento interministeriale sugli investimenti. Un testo atteso dal 2011, che nessun degli ultimi cinque governi è riuscito ad adottare e sul quale si sono fatte insistenti le voci di un varo dopo l'estate. Abbiamo chiesto al presidente della Covip, Mario Padula, come ha letto le ultime prese di posizione dell'Adepp, l'associazione che rappresenta le Casse, investitori che tra il 2011 e il 2017 hanno visto crescere le loro attività totali da 55,7 a 85,3 miliardi. «La regolamentazione delle casse professionali - spiega Padula al Sole 24Ore in questa intervista esclusiva - è in ritardo. Un ritardo reso ancor più evidente dai progressi che recentemente si stanno registrando nel contiguo settore dei fondi pensione grazie al recepimento della Direttiva IORP II»


Dicono le Casse che il testo in preparazione è datato.
Su questo punto è bene fare chiarezza. L'ultima versione del Regolamento, che tiene conto delle osservazioni espresse dal Consiglio di Stato, è in realtà del 2016. Inoltre, più recentemente, sono stati apportati adeguamenti resi necessari dalle sopravvenute disposizioni normative, anche in tema delle agevolazioni fiscali per gli investimenti. Ad oggi perciò il Regolamento non necessita di ulteriori aggiornamenti. Rinviarne ancora l'emanazione sarebbe illogico.


Altra critica riguarda i tetti sugli investimenti.
I cosiddetti limiti all'investimento riguardano specifiche classi di attività, quelle con più forte carattere di illiquidità. Più in particolare, l'investimento in beni diversi dagli strumenti finanziari negoziati in mercati regolamentati, per i quali è previsto complessivamente un limite del 35% rispetto al totale delle disponibilità di ciascuna Cassa. All'interno di questo limite, gli investimenti immobiliari devono essere contenuti entro il tetto del 30% e gli investimenti in FIA diversi da quelli immobiliari entro il limite del 10 per cento. Sono massimi perfettamente compatibili con una sana e prudente gestione del portafoglio di un investitore istituzionale, come dimostra l'esperienza dei fondi pensione italiani, quella internazionale e anche il fatto che anche in quelle regolamentazioni in cui non sono previsti esplicitamente la quota investita in attività illiquide è comunque contenuta.


Alcune Casse hanno ancora tanti immobili. E poi si sostiene che i vincoli frenerebbero gli investimenti in “economia reale”.
Il Regolamento prevede che questi tetti siano derogabili, entro il limite di un ulteriore 10% delle disponibilità complessive, per permettere alle Casse di investire in attività fiscalmente agevolate dirette al finanziamento della cosiddetta “economia reale”. Inoltre si prevede un phase in: un periodo di 18 mesi per l'adeguamento alle disposizioni normative, un piano di rientro in 10 anni in caso di sforamento dei limiti quantitativi sui beni diversi dagli strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati, inclusi gli immobili, e la possibilità di concedere, in funzione di motivate esigenze, deroghe temporanee rispetto ai limiti previsti.

Insomma, secondo Covip bisogna procedere.
Regolamenti come questo esistono in molti contesti, non solo quello dei fondi pensione ma anche, per esempio, per le casse professionali in paesi come Francia e Germania, senza rappresentare un impedimento alla loro piena e corretta operatività. L'emanazione del Regolamento rappresenta un primo decisivo passo sul sentiero di ingresso, anche per le Casse, nel terzo millennio della regolamentazione. Darebbe un fondamentale contributo al rafforzamento del sistema dei controlli.


Altra lamentela sollevata dalle Casse: il codice dei contratti pubblici per le procedure di selezione dei gestori.
Si tratta di una previsione che deriva dagli specifici pareri espressi sul tema dal Consiglio di Stato e dall'Anac. Tuttavia, una volta adottato il Regolamento, sul piano amministrativo c'è margine per meglio delimitare le ipotesi e le modalità di applicazione di tali procedure.


Presidente, parliamo dei Pepp, i Pan-european personal pension product pensati per i lavoratori che sempre più di frequente cambiano paese. A che punto siamo?
Il Regolamento Pepp (Ue)2019/1936 è andato in Gazzetta Ufficiale Ue lo scorso 25 luglio. Eiopa deve ora redigere i cosiddetti “draft regulatory technical standards” e sottoporli alla Commissione europea. Nei gruppi di lavoro, cui come Covip partecipiamo, si stanno affrontando diverse questioni tra cui quella del cosiddetto key information document (Kid) e del cap sui costi per il cosiddetto basic Pepp.

Di che si tratta?
Il Kid è il documento informativo sui diversi aspetti del Pepp. Particolarmente importante è la presentazione del rischio. E' importante che esso sia definito tenendo conto della natura previdenziale del prodotto. In particolare, l'orizzonte temporale rispetto al quale valutare il rischio cambia con la distanza dal pensionamento. Per chi è più giovane, e quindi più lontano dal pensionamento, il rischio non è tanto connesso alla volatilità di breve termine degli investimenti quanto piuttosto all'incertezza relativa a quanto capitale si renderà disponibile al momento del pensionamento. Investimenti caratterizzati da una più elevata volatilità nel breve termine hanno rendimenti in genere più elevati, in particolare nel lungo periodo.

E i costi?
Per quanto riguarda i costi da includere nel calcolo del tetto, fissato dal Regolamento al 1% all'anno del capitale accumulato, sarà bene utilizzare una nozione ampia ed evitare di escludere voci di costo tipiche solo di alcuni prodotti, in modo da assicurare che il campo di gioco sia livellato il più possibile. L'esperienza italiana con fondi aperti e Pip dimostra che il mercato, pur caratterizzato da un'elevata dispersione dei costi, può offrire prodotti anche provvisti di garanzia che costino meno del 1 per cento.

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