Previdenza

Al via le procedure di recupero delle pensioni collegate al reddito

di Pietro Gremigni

Sono state completate dall'Inps le verifiche reddituali per coloro che beneficiano di una pensione erogata, in via provvisoria nel 2017, dalla gestione dei dipendenti pubblici, compreso le pensioni liquidate ai superstiti soggette al limite di cumulabilità.

Il messaggio 3880 del 25 ottobre 2019, nel dare la comunicazione dell'esito di tali operazioni di verifica, informa che il recupero delle somme erogate in più prenderà avvio dalla mensilità di pensione di febbraio 2020.

La procedura di verifica trae spunto dall'articolo 35 del decreto legge 207/2008, convertito nella legge 14/2009 e successive modificazioni e integrazioni, dopo avere acquisito dall'amministrazione finanziaria i cosiddetti redditi influenti.

Per tutte le prestazioni previdenziali collegate al reddito occorre, infatti, fare riferimento ai redditi da prestazione conseguiti nello stesso anno e ai redditi diversi conseguiti nell'anno precedente. L'operazione di raccolta dei dati è gestita dal Casellario dell'assistenza presso l'Inps.

In generale i trattamenti interessati sono i seguenti:
-pensioni integrate al minimo;
-pensione sociale e assegno sociale;
- pensione ai superstiti e assegno di invalidità;
- maggiorazione sulle prestazioni di invalidità civile;
- maggiorazioni sociali del minimo;
- incremento della pensione.

Anche se il messaggio non ne fa menzione, riteniamo applicabili le istruzioni fornite dall'Inps col messaggio 3406/2017, in base al quale la trattenuta delle somme indebite sarà pari a un quinto dell'importo complessivo della pensione.

La procedura di verifica operata dall'Inps riguarda anche le eventuali rettifiche ai redditi ricavati dalle comunicazioni dei contribuenti o dal casellario centrale. Le sedi Inps, infatti, devono comunicare le predette rettifiche per permettere alla direzione centrale dell'istituto di previdenza di operare le conseguenti variazioni sulla pensione.

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