Previdenza

Da gennaio assegni con mini aumenti

di M.Pri.

Dal 1° gennaio arriveranno mini aumenti per le pensioni già in pagamento quest’anno. La pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, del decreto interministeriale Economia-Lavoro, ha ufficializzato il valore di riferimento per l’adeguamento degli importi all’inflazione.

Dal prossimo mese di gennaio la rivalutazione piena sarà dello 0,4%, pari alla variazione del costo della vita stimato per il 2019. Tuttavia, tale percentuale, di per sè già contenuta, si applicherà solo agli assegni di importo fino a 3 volte il minimo (poco più di 1.539 euro mensili lordi). Per gli assegni più consistenti, il sistema di perequazione comporta il riconoscimento di un tasso di adeguamento progressivamente decrescente. Così, per esempio, agli assegni tra quattro e cinque volte il minimo sarà riconosciuto un aumento effettivo dello 0,31%, cioè il 77% di 0,4.

Rispetto alle elaborazioni riportate nella tabella pubblicata qui sotto, fatte a normativa vigente, potrebbe esserci una novità per gli importi fra tre e quattro volte il minimo (2.052,40 euro), dato che nel disegno di legge di bilancio si prevede di applicare anche a tale classe di importo una rivalutazione pari al 100% dell’inflazione, invece che al 97% come avviene oggi. Tuttavia ciò comporterà che l’assegno verrà rivalutato dello 0,40%, invece che dello 0,39 per cento. Con conseguenze praticamente impercettibili nelle tasche di quel 9% di pensionati che rientra in questa fascia di reddito. Una decisione che ha già suscitato più perplessità che apprezzamento tra pensionati e sindacati.

Ma, in via generale, per tutte le classi di importo, i pensionati avranno aumenti difficilmente superiori ai 10 euro lordi mensili mentre quelle superiori a 100mila euro lordi continueranno a essere gravate del contributo di solidarietà.

Confermato all’1,1% il tasso di rivalutazione già applicato quest’anno, sulla base del valore provvisorio elaborato a novembre del 2018. Dunque a gennaio non ci sarà alcuna compensazione, nè in positivo, nè in negativo, rispetto a quanto percepito negli ultimi dodici mesi.

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