Previdenza

Isee precompilato anche con la carta d’identità elettronica

di M.Pri.

La richiesta di dichiarazione sostitutiva unica precompilata può essere fatta accedendo al sito internet dell'Inps anche con la carta nazionale dei servizi (tessera sanitaria) o la carta d'identità elettronica, oltre che con le credenziali Inps, l'identità Spid almeno di secondo livello e, nella fase successiva alla sperimentazione, con le credenziali rilasciate dall'agenzia delle Entrate.

Qualora la domanda di Dsu sia avanzata direttamente dal cittadino (e non tramite un Caf) quest'ultimo deve autodichiarare di aver ottenuto la delega degli altri componenti il nucleo familiare e indicare per ognuno il codice fiscale e il numero di tessera sanitaria con la scadenza. Queste alcune informazioni aggiuntive contenute nel messaggio 96/2020, pubblicato dall'istituto di previdenza, che recepisce le novità contenute nel decreto direttoriale Lavoro-Economia 497/2019 con cui sono stati aggiornati modelli e istruzioni per la Dsu e l'Isee (si veda il Quotidiano del lavoro dell’8 gennaio).

Il messaggio per lo più riproduce quanto già contenuto nell'allegato al decreto direttoriale, tranne che per qualche ulteriore indicazione. Per esempio, a proposito dei dati precompilati, cioè quelli recuperati dall'amministrazione tramite gli archivi Inps, Catasto e anagrafe tributaria, viene precisato che se questi risultano incompleti o non corretti il richiedente è tenuto a modificarli o integrarli. Se i dati non sono modificabili (ossia i trattamenti erogati dall'Inps o i redditi rilevati nelle dichiarazioni) si può compilare il modulo integrativa FC.3, autodichiarare i valori corretti e far rettificare quelli errati.

Da quest'anno le verifiche sul patrimonio mobiliare riguardano saldi e giacenze oltre che il numero dei rapporti finanziari. E, in caso di differenze tra quanto dichiarato a livello di nucleo familiare e quanto verificato, viene inserita un'annotazione nell'attestazione dell'Isee.

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