Previdenza

Definite le regole per la pensione di inabilità dovuta a malattie professionali causate dall’amianto

di Pietro Gremigni

In attuazione della legge 232/2016 il ministero del Lavoro ha emanato il decreto attuativo 16 dicembre 2019 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 11 febbraio 2020, numero 34), col quale individua i destinatari, i requisiti e le procedure per accedere alla pensione di inabilità da parte dei lavoratori che hanno contratto una malattia professionale dovuta all'esposizione all'amianto.

La pensione di inabilità è soggetta alla disciplina prevista dalla legge 222/1984.
Destinatari della norma sono i lavoratori in servizio o cessati dall'attività alla data del 1° gennaio 2017 iscritti all'assicurazione generale obbligatoria o alle forme esclusive e sostitutive della medesima, affetti da patologia asbesto-correlata e che abbiano contratto una malattia professionale.

Il beneficio interessa anche i lavoratori che, fermo restando le predette situazioni, siano transitati in una gestione previdenziale diversa da quelle gestite dall'Inps.
La prestazione riguarda anche coloro che beneficiano di un sussidio di accompagnamento alla pensione in quanto ex dipendenti di imprese che hanno svolto attività di scoibentazione e bonifica, che:
– hanno cessato il loro rapporto di lavoro per effetto della chiusura, dismissione o fallimento dell'impresa presso cui erano occupati e il cui sito è interessato dal piano di bonifica da parte dell'ente territoriale;
– non hanno maturato i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla normativa per accedere prima alla pensione;
– risultano ammalati con patologia asbesto-correlata.

Tutti i predetti destinatari devono essere in possesso:
– di almeno 5 anni di contribuzione accreditati;
– del riconoscimento, da parte dell'Inail, secondo la normativa vigente, di una patologia asbesto-correlata di origine professionale.

La pensione di inabilità, una volta corrisposta, è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa dipendente o autonoma ed è incumulabile con la rendita vitalizia liquidata per lo stesso evento invalidante, nonché con altri benefici pensionistici previsti dalla normativa vigente.

Le domande di accesso alla pensione di inabilità per il 2020 vanno presentate entro il 31 marzo 2020 e così via per ogni annualità. Per il 2019 occorre attendere le istruzioni dell'Inps dal momento che il decreto ha fissato la data, ormai scaduta, del 31 dicembre 2019.

Le domande verranno esaudite, nel rispetto dei predetti requisiti, in base alle risorse stanziate e sulla base del monitoraggio dell'Inps che potrebbe differire la decorrenza della pensione di inabilità in funzione dello scostamento del numero delle domande rispetto ai limiti annuali di spesa.

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