Previdenza

«Pensioni, liquidità certa. Accesso veloce alla Cig»

di Davide Colombo

L’emergenza sanitaria non determinerà alcun problema di liquidità per il pagamento delle pensioni e di tutte le prestazioni assolte da Inps. L’Istituto ha invece assicurato date in anticipo per l’incasso ai tanti anziani che ancora hanno l’abitudine di prelevarle in contante in Posta proprio per evitare situazioni di rischio contagio. Mentre per le imprese la richiesta della cassa integrazione sarà diretta con la clausola “Covid-19 nazionale”. Lo spiega in quest’intervista al Sole 24 Ore il presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico, alle prese in queste ore con la messa a punto degli ultimi canali di attivazione delle nuove tutele messe in campo con il Dl cura Italia. «Inps ha tutta la liquidità necessaria per le pensioni. In ogni caso può contare sui trasferimenti dello Stato. È bene dirlo in questo drammatico frangente per rassicurare il Paese. Il sistema di finanziamento a ripartizione, con i contributi versati che pagano le pensioni vigenti, è garantito in continuità dalla Tesoreria dello Stato anche quando c’è una sospensione temporanea delle contribuzioni».

Presidente in effetti i canali sono due: i trasferimenti a rendiconto e le anticipazioni su singole gestioni, che Inps può chiedere in caso di necessità. Nel 2017, per esempio, venne fatta una richiesta per 17 miliardi.

Esatto e si tratta di normali canali di finanziamento che lo Stato utilizza con Inps. Noi per fortuna non siamo nelle condizioni di chiedere anticipazioni perché per i prossimi mesi contiamo di avere cassa sufficiente. Tanto è vero che domani (oggi per chi legge; ndr) anticipiamo la data per il ritiro delle pensioni di aprile ai pensionati con cognome che parte con lettera A o B, venerdì potranno incassare quelli con le lettere C e D, sabato 28 marzo E e K e così via. E lo stesso meccanismo di anticipo lo garantiremo a fine aprile per le pensioni di maggio e a fine maggio per quelle di giugno come previsto dall’ordinanza della Protezione civile.

Come sta andando invece con le procedure per attivare i sussidi dell’emergenza?

Questa settimana chiudiamo con le ultime disposizioni operative, le circolari e i messaggi. Inps sta gestendo un pacchetto straordinario con 16 misure di tutela del valore di oltre 10 miliardi destinate a una platea di 11 milioni di cittadini. Per fare un paragone, l’anno scorso con il Reddito e la pensione di cittadinanza e con Quota 100 abbiamo gestito meno di 8 miliardi di prestazioni aggiuntive per circa 2 milioni e mezzo di beneficiari. Il Reddito di cittadinanza l’abbiamo implementato in due mesi queste nuovi interventi in dieci giorni.

Quando si potranno presentare le domande per i bonus?

Settimana prossima dal 31 marzo in poi. E si potrà farlo con una procedura unica di accesso con Pin semplificata. Chi non ha il Pin lo chiede sul nostro portale e riceve sul cellulare la parte completa del codice, saltiamo i tempi della spedizione postale. E questo vale per i bonus da 600 euro per le tutte le categorie indicate nel decreto: partite Iva, autonomi, agricoli, turismo, spettacolo ma anche badanti, lavoratori occasionali, stagionali. Anche il nuovo bonus baby sitting, che dovrebbe riguardare una platea di 220mila beneficiari ha una procedura semplificata. Il bonus arriva a mille euro per le categorie degli operatori sanitari, degli ospedalieri e del personale delle Forze dell’ordine coinvolte nell’emergenza.

In che modo verranno effettuati i pagamenti?

I pagamenti dei cinque bonus/indennizzi del decreto cur Italiaa verranno pagati direttamente su Iban del beneficiario. Invece il bonus baby sitter si eroga attraverso una versione molto semplificata del Libretto famiglia, che verrà caricato direttamente dall’Inps su richiesta della famiglia per 600 euro (incrementati a 1.000 per personale ospedaliero) per permettere alla famiglia di pagare i voucher alla baby sitter.

E sulla cassa integrazione?

Le procedure sono già online, anche qui con codice Covid-19 semplificato. Sulla cassa in deroga le Regioni stanno definendo le ripartizioni territoriali, le risorse in campo sono per 3,3 miliardi, cui si aggiunge 1,8 miliardi per la cassa ordinaria e Fis. Le risorse sono sufficienti per assicurare tutte le aziende in crisi, per 9 settimane. Se la crisi perdura, cosa che scongiuriamo tutti, il governo ha già garantito che arriveranno nuovi finanziamenti. Le procedure sulla cassa ordinaria sono consolidate, tra l’istituto, le aziende e gli intermediari. La domanda può essere presentata per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020, utilizzando la nuova causale denominata “Covid-19 nazionale”. Le aziende non dovranno fornire alcuna prova in ordine alla transitorietà dell’evento e alla ripresa dell’attività lavorativa né, tantomeno, dimostrare la sussistenza del requisito di non imputabilità dell’evento stesso all’imprenditore o ai lavoratori. Conseguentemente, l’azienda non dovrà redigere e presentare in allegato alla domanda la relazione tecnica ma solo l’elenco dei lavoratori beneficiari. Le aziende potranno chiedere l’integrazione salariale per “Emergenza Covid-19 nazionale” anche se hanno già presentato una domanda o hanno in corso un’autorizzazione con altra causale. Il periodo concesso con causale “Emergenza Covid-19 nazionale”, infatti, prevarrà sulla precedente autorizzazione o sulla precedente domanda non ancora definita. Queste ultime saranno annullate d’ufficio per i periodi corrispondenti. La cassa in deroga è concessa con decreto delle Regioni. Le Regioni inviano all’Inps, in modalità telematica tramite SIP la lista dei beneficiari e si effettua pagamento diretto.

Si era equivocato sul click day per i bonus.

Infatti. Io parlerei di giorno di inizio per fare domanda. Non c’è fine e non c’è da fare nessuna corsa. I bonus partono ora e restano in campo per tutto il tempo necessario e saranno finanziati nuovamente se l’emergenza dovesse prolungarsi e con essa il lockdown in corso.

P arliamo dei nuovi congedi parentali Covid-19, secondo i dati tecnici potrebbero riguardare quasi un milione e 700mila persone.

Anche per questa misura di emergenza siamo operativi. Vale ricordare che si tratta di una alternativa al bonus e vale per lavoratori dipendenti, autonomi e per quelli iscritti alla gestione separata: 50% di retribuzione coperta per chi sta a casa ad accudire figli con età minore ai 12 anni e nessuna integrazione per chi ha figli di età superiore. Abbiamo già ricevuto oltre 100mila domande.

Per il nuovo congedo ex legge 104 per i lavoratori con un invalido da accudire, avete già ricevuto molte domande?

L’estensione è di 12 giorni, che sommati ai tre mensili già previsti fanno salire il permesso di assenza dal lavoro a 15 giorni, che possono essere chiesti anche in continuità a far conto dal 5 marzo scorso e fino a tutto il mese di aprile. Prevediamo una platea di circa 400mila persone e la misura è al momento finanziata per 590 milioni. Abbiamo riconosciuto la prestazione anche ai lavoratori con una disabilità propria, non solo per chi ha familiari da assistere.

Come sta lavorando Inps? Quanti dipendenti sono in smart working?

L’Inps sta facendo un notevole sforzo, e ringrazio tutti i dipendenti per il loro sacrificio. Tre nostri dipendenti sono morti, ed alle loro famiglie va il mio cordoglio. Siamo operativi con circa il 90% del personale in smart working, anche se le presenze sono un po’ maggiori in sede centrale, a Roma. Sul territorio garantiamo il servizio in via telematica da ogni sede.

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