Previdenza

Sospesa fino al 17 maggio la condizionalità per Rdc e Naspi

di Pietro Gremigni

Sono sospesi fino al 17 maggio 2020 le regole sulla condizionalità previste per i beneficiari del reddito di cittadinanza e per i percettori di Naspi e Discoll, nonché dei relativi termini, senza effetti negativi per l'erogazione del beneficio.
Il ministero del Lavoro, con circolare 27 marzo 2020, n. 1, in attuazione del Dl 18/2010 ha sospeso l'applicazione degli obblighi connessi alla percezione dei predetti trattamenti in funzione dei divieti e dei limiti di spostamento delle persone in atto per contrastare l'emergenza epidemica.
L'intervento del ministero del Lavoro in realtà ha una ampiezza maggiore perché si rivolge all'insieme delle attività sociali che l'amministrazione pubblica deve garantire alle fasce dei soggetti più deboli, anche nel rispetto delle regole di sicurezza e di protezione dal contagio in questa fase di emergenza.

Collocamento
In relazione alle regole sull'occupabilità dei soggetti in cerca di lavoro le attività sospese in questo lasso di tempo, sono in particolare le seguenti:
- presa in carico diretta dei beneficiari del Reddito di cittadinanza da parte dei centri per l'impiego ai fini della sottoscrizione dei patti per il lavoro e dei patti per l'inclusione sociale;
- attivazione e l'obbligo di partecipare a Progetti utili alla collettività (Puc)
In ogni caso, precisa il ministero del Lavoro, per il periodo di sospensione degli obblighi, va garantita la partecipazione delle famiglie ad eventuali attività precedentemente concordate, attuabili nel rispetto delle condizioni di sicurezza, anche se solo su base volontaria.
Potranno avere luogo sempre solo con l'accordo del nucleo beneficiario anche l'eventuale svolgimento con strumenti di comunicazione a distanza della valutazione finalizzata ad identificare i bisogni del nucleo familiare, nonché la definizione dei patti per l'inclusione. Verrà rimandata alla conclusione del periodo di sospensione la formale sottoscrizione degli stessi.

Attività sociali garantite
La circolare del Ministero individua, inoltre, i servizi sociali che saranno comunque garantiti pur nel rispetto delle regole di sicurezza a partire dalla distanza minima di un metro tra le persone:
- centri diurni per persone con difficoltà di carattere sociale, compresi i servizi di mensa, igiene personale ecc., empori sociali per persone in povertà estrema, centri polivalenti per anziani e persone con disabilità, centri di ascolto per famiglie che erogano tra l'altro consulenze specialistiche, attività di mediazione familiare;
- le associazioni di volontariato che somministrano pasti o servizi alle fasce di popolazione debole;
- servizi sociali svolti da organizzazioni di volontariato anche in convenzione con Enti locali a favore di persone impossibilitate a muoversi dal proprio domicilio.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©