Previdenza

Inps si prepara all’anticipo del Tfs/Tfr per i dipendenti pubblici pensionati

di Arturo Rossi

Periodo di fuoco per l'Inps; infatti, l'Istituto si attrezza, in vista dell'emanazione del regolamento di attuazione delle disposizioni normative di cui all'articolo 23 del Dl 4/2019, che disciplina l'anticipo agevolato dei trattamenti di fine servizio (Tfs) e dei trattamenti di fine rapporto (Tfr dipendenti pubblici).

A tal proposito, con messaggio 1517 del 7 aprile 2020, le sedi vengono invitate a prepararsi, nonostante le numerose pratiche riguardanti il Covid-19, per fronteggiare e gestire al meglio i numerosi adempimenti che scaturiranno dall'entrata in vigore di tali norme, le quali impongono un termine procedimentale "breve'' entro il quale l'Inps deve gestire gli adempimenti a proprio carico.

L'anticipo agevolato presuppone infatti il rilascio da parte dell'Ente erogatore di una certificazione contenente la quantificazione dell'importo cedibile. Il finanziamento previsto dal nuovo istituto è garantito dalla cessione pro solvendo del Tfs/Tfr, nei limiti dell'importo netto di 45mila euro o comunque entro la capienza della prestazione se di importo inferiore, dovuta al pensionato dall'Inps in qualità di ente previdenziale.

Per ciò che riguarda gli intermediari finanziari e le banche autorizzate a concedere il finanziamento, il citato articolo dispone l'adesione a uno specifico accordo quadro, stipulato tra il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, il ministro dell'Economia e delle Finanze, il ministro della Pubblica amministrazione e l'Associazione Bancaria Italiana, sentito l'Inps, che attualmente è in fase di definizione.

L'Istituto provvederà a rimborsare al cessionario la somma oggetto del credito ceduto e i relativi interessi, trattenendo tale importo dall'indennità spettante.
La certificazione finalizzata all'anticipo agevolato di cui all'articolo 23 del Dl 4/2019 deve essere prodotta entro il termine, decorrente dalla data di ricezione della domanda da parte del pensionato, di 90 giorni.

Gli adempimenti maggiormente rilevanti, propedeutici alla quantificazione e certificazione del Tfs/Tfr cedibile, che le strutture territoriali devono urgentemente espletare, riguardano la lavorazione delle pratiche di Tfs/Tfr dei soggetti cessati dal servizio che non hanno ancora maturato il diritto all'erogazione delle prestazioni e per le quali le sedi hanno già ricevuto dalle amministrazioni la documentazione utile o il flusso telematico per effettuare il calcolo.
Inoltre, si dovranno predisporre le determine di riscatto ai fini Tfs per le domande inserite a sistema ma non ancora lavorate, e relative a iscritti prossimi al collocamento a riposo in quanto in possesso dei requisiti anagrafico-contributivi utili al pensionamento per vecchiaia, anticipata, "quota 100", etc..

Infine, si dovranno sistemare le posizione assicurative ai fini Tfs e Tfr per gli iscritti prossimi al collocamento a riposo in quanto in possesso dei requisiti anagrafico-contributivi utili al pensionamento per vecchiaia, anticipata, "quota 100", etc..
Viene raccomandato anche di sistemare contestualmente la posizione assicurativa, ai fini della pensione e delle prestazioni di fine servizio e di fine rapporto.

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