Previdenza

Agricoli autonomi e piccoli coloni: contributi e retribuzioni convenzionali per il 2020

di Pietro Gremigni

Il ministero del Lavoro, con decreto direttoriale del 7 luglio 2020, ha stabilito le retribuzioni medie giornaliere dei piccoli coloni e compartecipanti familiari, ai fini previdenziali, per l'anno 2020, nonché il reddito medio convenzionale giornaliero dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni che optano per l'iscrizione nell'Ago.
L'Inps con le circolari 82 e 83 dell'8 luglio 2020 ha emanato le relative istruzioni relativamente all'obbligo contributivo per le predette categorie.

Piccoli coloni e compartecipanti
Il decreto fornisce le tabelle contenenti le retribuzioni medie giornaliere provinciali, a valere per l'anno 2020, ai fini del versamento dei contributi e del calcolo delle relative prestazioni previdenziali per la categoria dei piccoli coloni e compartecipanti familiari che lavorano per conto di un'azienda agricola. Le tabelle sono ripartite per provincia e sono quelle applicabili agli operai a tempo determinato.
L'aliquota contributiva per il 2020, da applicare ai valori convenzionali, è pari complessivamente al 29,19% di cui 20,35% a carico del concedente e 8,84% del concessionario.
I contributi per l'assistenza infortuni sul lavoro sono pari a 10,125% più l'addizionale del 3,1185%.

Per i concedenti ai contributi sono applicabili una serie di riduzioni quali:
– l'esonero dello 0,43% (assegni familiari), 0,03% (maternità) e 0,34% (disoccupazione) per chi paga l'aliquota assegni familiari;
– l'esonero di un punto percentuale complessivo da applicarsi sulle aliquote previste, cumulabile con l'esonero del punto precedente.

Sono infine applicabili le agevolazioni contributive per le zone montane (75%) e svantaggiate (68%).

Coloni e mezzadri
Il decreto direttoriale ha individuato il nuovo valore del reddito medio convenzionale giornaliero 2020 in misura pari a 59,45 euro, utile per determinare l'ammontare dei contributi dovuti all'Inps, in quanto tale valore costituisce l'imponibile che va moltiplicato al numero di giornate corrispondenti alla fascia di reddito agrario di appartenenza dell'assicurato per poter applicare i contributi.

La relativa aliquota dal 2018 è pari al 24% per tutte le zone del territorio nazionale e sia per i lavoratori minori che maggiori di 21 anni.Tale aliquota comprende il contributo addizionale del 2% e ad essa va aggiunto:
– il contributo addizionale per ogni giornata di iscrizione pari a 0,68 euro, calcolato nel limite massimo di 156 giornate annue per ciascuna unità attiva;
– il contributo di maternità di 7,49 euro/annuo.

Infine nella tariffazione per il 2020 l'Inps include anche il contributo Inail pari a:
– 768,50 euro (per le zone normali);
– 532,18 euro (per i territori montani e le zone svantaggiate).
Per gli agricoli autonomi con meno di 40 anni di età che si iscrivono per la prima volta nel 2020 all'Inps, spetta l'esonero totale dei contributi Ivs e di quello addizionale.

Lavoratori reinseriti nell'Ago
Infine il reddito medio dei mezzadri e coloni che optano, a domanda, per l'iscrizione nell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti, per l'anno 2020, è parificato a quello determinato, per il medesimo anno, per la categoria dei salariati fissi. Qualora siano previste retribuzioni medie diverse per le varie categorie di salariati fissi, il reddito medio da considerare è quello corrispondente alla classe di retribuzione meno elevata.

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