Previdenza

Personale sanitario, rifinanziato il bonus baby sitter

di Matteo Prioschi

Rifinanziato con 169 milioni di euro il bonus baby sitter straordinario introdotto dal decreto legge 18/2020 in favore dei lavoratori particolarmente coinvolti dall’emergenza coronavirus.

Si tratta di medici, infermieri, tecnici di laboratorio medico o di radiologia, degli operatori sociosanitari dipendenti del settore sanitario, pubblico o privato accreditato, nonché del personale del comparto sicurezza, difesa e del soccorso pubblico impiegato per esigenze connesse all’emergenza Covid-19. Questa platea può contare su un bonus per pagare la baby sitter di importo fino a 2mila euro, rispetto ai 1.200 euro previsti per le altre categorie di lavoratori.

A proposito dei medici, con la circolare 73/2020, Inps ha chiarito che il personale del servizio sanitario nazionale, quale medici di base e pediatri delle Asl, che svolgono attività in regime di convenzione e non sono dipendenti delle aziende sanitarie hanno diritto all’importo “base” di 1.200 euro e non a quello maggiorato.

Finora per l’erogazione dell’aiuto si poteva contare su 67,6 milioni di euro. Già dal mese di luglio molti lavoratori si sono visti rifiutare la richiesta senza particolari spiegazioni e aveva preso corpo l’ipotesi che i fondi fossero finiti. In effetti le domande presentate all’Inps finora corrispondono a oltre 100 milioni di euro, motivo per cui si è reso necessario il rifinanziamento.

Le risorse sono recuperate effettuando una pari decurtazione al budget dedicato all’indennità di 500 euro da riconoscere ai lavoratori domestici con riferimento ai mesi di aprile e maggio, secondo quanto previsto dall’articolo 85 del decreto legge 34/2020. Con l’importo iniziale di 460 milioni di euro si sarebbero potute erogare 920mila mensilità da 500 euro spalmate sui due mesi a beneficio di 460mila collaboratori domestici, nell’ipotesi che ognuno avesse incassato il bonus sia in aprile che in maggio.

Le caratteristiche del bonus baby sitter, introdotto a marzo, si sono evolute nel tempo. L’importo iniziale, pare a 1.000 euro per i dipendenti dei comparti sanità, sicurezza, difesa e soccorso, è stato portato a 2.000 euro. Quindi il periodo di fruizione è stato esteso al 31 luglio e, successivamente, al 31 agosto. Inoltre, per effetto del decreto legge 34/2020, oltre che per la baby sitter può essere utilizzato per pagare la frequenza ai servizi integrativi per l’infanzia.

Questo bonus è alternativo al congedo parentale con causale Covid-19 introdotto contemporaneamente dal Governo per aiutare le famiglie a fronte della sospensione dei servizi scolastici. L’unica forma di compatibilità ammessa è quella che prevede la fruizione di metà del periodo di congedo massimo (quindi 15 giorni) e l’erogazione di metà importo del bonus (per medici e altre categorie assimilate, 1.000 euro).

Per tutti i lavoratori, il contributo viene erogato in presenza di figli under 12 al 5 marzo 2020, o senza vincoli di età se i figli sono affetti da handicap grave. La fruizione deve avvenire tramite il libretto famiglia, lo strumento introdotto nel 2017 per le prestazioni di lavoro occasionale, disponibile sul sito internet dell’Inps.

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