Previdenza

Contributi previdenziali rivalutati dell'1,92 per cento

di M.Pri.

Saranno rivalutati dell'1,9199% i contributi previdenziali accumulati a fine 2019. Infatti questo è il valore comunicato dall'Istat al ministero del Lavoro e riferito al 2020.

In base alla riforma previdenziale del 1995, i contributi accumulati dai lavoratori vanno rivalutati secondo un coefficiente annuale che corrisponde al tasso medio annuo composto di variazione del prodotto interno lordo nominale nei cinque anni precedenti in questo caso al 2019, quindi il periodo 2014-2018 in cui l'economia italiana si è ripresa dopo la crisi del 2008-2012. L'Istat ha calcolato che il tasso è 0,019199 e di conseguenza il coefficiente di rivalutazione è 1,019199. Si tratta del valore più alto dal 2010 in poi (quell'anno crollò a 1,79% rispetto al 3,32% del 2009 per poi scendere ulteriormente fino a diventare tecnicamente negativo nel 2014).

Tale valore si applica alle quote contributive della pensione che cambiano in relazione all'anzianità contributiva dei lavoratori:
- per chi ha iniziato a versare contributi dal 1996, tutta la pensione viene calcolata con il metodo contributivo;
- a chi al 1995 aveva versato meno di 18 anni di contributi, il sistema contributivo si applica a quanto versato dal 1996 in poi (i periodi precedenti sono valorizzati con il sistema retributivo);
- a chi al 1995 aveva più di 18 anni, il sistema contributivo si applica dal 2012 in poi (in precedenza quello retributivo).

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