Previdenza

Riscatto laurea a forfait, penalità da ponderare

di Antonello Orlando e Matteo Prioschi

Il riscatto con costo à forfait può essere utilizzato solo per il periodo di studi universitari. La precisazione è stata fornita dall’Inps su richiesta del Sole 24 Ore dopo la pubblicazione della circolare 54/2021.

Quest’ultima, al secondo paragrafo, afferma che «con la circolare 6/2020 è stato chiarito che l’onere di riscatto sia determinato secondo il criterio del calcolo a percentuale, di cui all'articolo 2, commi 5 e 5 quater, del Dlgs 184/1997, allorquando la liquidazione della pensione debba avvenire esclusivamente con il sistema contributivo… La citata disposizione si riferisce, pertanto, a tutte le tipologie di riscatto (ad esempio, riscatto lavoro all'estero, riscatto periodi corrispondenti all'astensione facoltativa fuori dal rapporto di lavoro, riscatto corso di studi universitario ecc.) il cui onere, in mancanza dell'esercizio delle facoltà che comportino la liquidazione della pensione esclusivamente con il sistema contributivo, sarebbe stato determinato con il criterio della riserva matematica...».

Secondo l’istituto di previdenza, il paragrafo 2 «si riferisce al campo di applicazione della circolare 6/2020 a significare che la stessa esplica effetti per tutte le tipologie di riscatto i cui oneri, che per il sistema di calcolo della pensione applicabile e la collocazione temporale dei periodi andrebbero determinati con il criterio della riserva matematica (di cui al comma 4 dell’articolo 2 del decreto legislativo 184/1997), sono invece calcolati con il criterio del calcolo a percentuale (di cui al comma 5 e 5-quater dell’articolo 2 del Dlgs 184/1997) per effetto dell’esercizio delle facoltà che comportino la liquidazione della pensione esclusivamente con il sistema di calcolo contributivo».

Quindi nel paragrafo 2 la «citata disposizione» si riferisce alla circolare 6 e non al Dlgs 184/1997.

Peraltro il riscatto agevolato è stato oggetto di un’altra recente circolare, la 46/2021, relativa al nuovo portale unificato di riscatti e ricongiunzioni. Per coloro il cui periodo legale del corso di studi si colloca dopo il 1995 e che godano del calcolo misto o contributivo, il portale consente di quantificare la spesa del riscatto in entrambe le soluzioni: da un lato l’onere ordinario (parametrato all’ultima retribuzione imponibile degli ultimi 12 mesi), dall’altro quello agevolato, calcolato sulla retribuzione minimale della gestione commercianti con un costo, nel 2021, di 5.265 euro per ciascun anno riscattato.

Il problema si presenta per coloro che, pur avendo studiato prima del 1996, desiderano accedere al riscatto agevolato, operazione che possono fare a condizione che gli stessi optino per il metodo contributivo o richiedano una pensione calcolata con metodo contributivo (ad esempio opzione donna, totalizzazione, computo in gestione separata).

Costoro non possono calcolare online il costo del riscatto, per il quale vengono invitati a contattare una sede territoriale Inps e, soprattutto, non possono simulare online il decremento della pensione in caso di ricalcolo contributivo, non simulabile nemmeno nel portale “La Mia Pensione” dell’istituto. In questo modo l’assicurato non può comprendere gli effetti permanenti della richiesta del riscatto light sulla sua futura pensione.

Va a margine segnalato anche come il costo del riscatto ordinario per i periodi ante 1996 e il conseguente incremento sulle quote retributive della pensione non sia ancora simulabile nelle gestioni dei dipendenti pubblici, dello spettacolo o dei fondi speciali (tra cui elettrici, telefonici, postali).

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