Previdenza

L’Inps si attiva per erogare le ulteriori quote del reddito di emergenza

di Arturo Rossi

Al fine di erogare le ulteriori quote del reddito di emergenza, previste dal Dl 41/2021, è necessario definire le domande Naspi e Dis-coll. Lo chiede l'Inps alle sedi periferiche, con messaggio 1508/2021, ricordando che il decreto legge ha disposto la proroga del reddito di emergenza per ulteriori tre quote, relative alle mensilità di marzo, aprile e maggio 2021.

Le ulteriori mensilità sono riconosciute, ferma restando in ogni caso l'incompatibilità con la percezione del reddito di cittadinanza, nella misura prevista per nuclei composti da un unico componente, ai soggetti con Isee in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 30.000 euro, che hanno terminato tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 le prestazioni di Naspi e Dis-coll. I soggetti beneficiari non devono essere titolari di contratto di lavoro subordinato (con esclusione di quello intermittente senza diritto all'indennità di disponibilità), né di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, né di pensione sia diretta che indiretta. L'indennità risulta cumulabile solo con l'assegno ordinario di invalidità o con prestazioni aventi la medesima finalità e natura giuridica.

Di conseguenza, precisa l'Inps, per potere dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 12, comma 2, del decreto Sostegni, è necessario che vengano definite da parte delle strutture territorialmente competenti tutte le domande di Naspi e Dis-coll (per le quali manca ancora l'erogazione degli ultimi 30 giorni di prestazione) la cui durata termina tra il 1° luglio 2020 -28 febbraio 2021 e che si trovano ancora in stato di liquidazione.

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