Previdenza

L’Uniemens-Cig non attende l’autorizzazione

di Barbara Massara

Il nuovo flusso Uniemens-Cig, che sostituisce l’Sr41, potrà essere trasmesso anche prima della ricezione dell’autorizzazione della domanda. Lo precisa l’Inps nella circolare 62/2021, in cui illustra le novità e fornisce le istruzioni per compilare e trasmettere lo specifico flusso telematico che dovrà contenere i dati utili per il pagamento delle prestazioni (Cig, Cigd, assegno ordinario) da parte dell’istituto, nonché quelli funzionali a garantire la copertura figurativa previdenziale dei relativi periodi.

Si tratta della nuova modalità di trasmissione dei dati introdotta dall’articolo 8, comma 5, del Dl 41/2021 (decreto Sostegni), con decorrenza 1° aprile 2021, e che entrerà a regime una volta trascorso il periodo transitorio dei sei mesi durante il quale i datori potranno scegliere di usare ancora il vecchio Sr41. È dal 2011, cioè dall’introduzione dell’Uniemens, che questo avrebbe dovuto essere utilizzato anche per il pagamento diretto degli ammortizzatori sociali. La novità sta nel fatto che i relativi dati non sono stati integrati nel flusso Uniemens ordinario, ma viaggiano su un flusso a parte che, a seconda delle situazioni, sostituisce o si aggiunge a quest’ultimo. Infatti, spiega l’Inps, i due flussi coesisteranno nel mese in cui sono presenti eventi con riduzione di orario (Cig non a zero) o in caso di pagamento di un’integrazione in conto azienda anche per eventi di sospensione (Cig a zero).

Sebbene aziende e consulenti nell’anno di pandemia siano diventati esperti nell’uso dell’Sr41, considerati i noti limiti tecnici e di contenuto di quest’ultimo, il passaggio al nuovo strumento dovrebbe comunque comportare dei vantaggi. Il principale consiste nella possibilità di trasmettere i dati anche prima della ricezione dell’autorizzazione (a cui rimane invece subordinato il pagamento), indicando il ticket della domanda, così da anticipare i tempi di erogazione della prestazione.

In secondo luogo, il flusso Uniemens-Cig ha una struttura di composizione e quindi un formato coincidenti con quelli del flusso Uniemens ordinario usato per la Cig a conguaglio, con la conseguenza che l’uniformità del linguaggio e dei controlli consentirà di incrociare facilmente i dati dei flussi, soprattutto laddove questi coesistano nel medesimo mese.

Come nel flusso ordinario, i dati delle singole denunce sono esposti per “PosContributiva” (cioè matricola), seguita dallo specifico codice di composizione “41”. Anche il flusso uniemens-Cig si basa sul calendario settimanale e giornaliero, con indicazione per ciascun giorno del dato orario, del codice evento e del ticket. Quest’ultimo è definito “ticket tipizzato”, in quanto specifico per la gestione del pagamento diretto e utilizzabile solo in questi flussi.

Le aziende dovranno indicare solo i codici fiscali dei beneficiari, mentre gli altri dati saranno prelevati in automatico dagli archivi dell’istituto. Un’altra rilevante novità è l’esposizione dei dati utili per l’accredito figurativo dei contributi (per esempio, differenze di accredito). Fondamentale è l’elemento “Iban” che, se mancante, comporterà il pagamento della prestazione con bonifico domiciliato presso Poste italiane (fino a mille euro),

Il nuovo flusso fa anche chiarezza sull’indicazione dei dati degli assegni nucleo familiare e delle detrazioni fiscali. L’importo dell’Anf andrà indicato solo nei mesi di utilizzo integrale dell’ammortizzatore, senza cioè giornate retribuite dal datore di lavoro, mentre le detrazioni, richieste indicando il valore S, saranno attribuite in base ai giorni desunti dal ticket presente nel flusso.

Quest’ultimo potrà essere eliminato e ritrasmesso fintanto che la denuncia non sia stata inviata alla procedura di pagamento, mentre dopo la liquidazione potranno essere apportate solo variazioni in aumento. Lo stato e le eventuali anomalie del flusso potranno essere consultati all’interno del “cruscotto CigFondi”.

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