Previdenza

Somme anticipate per la quarantena, l’Inps invia i codici per il conguaglio

di Barbara Massara

Dopo nove mesi dal relativo annuncio, l'Inps comunica alle aziende i codici da utilizzare in Uniemens per esporre gli eventi malattie per quarantena Covid e malattie-ricovero ospedaliero dei lavoratori fragili, con prognosi fino al 30 settembre 2020.
In pratica l'Istituto, attraverso le pec che sta in questi giorni inviando alle aziende ed agli intermediari abilitati, dà finalmente attuazione a quanto previsto dal messaggio n. 3871 del 23 ottobre 2020, in merito alla gestione degli speciali eventi legati al Covid equiparati a malattia ai sensi dell'articolo 26, commi 1 e 2, del Dl n. 18/2020.
Nel provvedimento di fine ottobre era stato chiarito che i datori di lavoro, per poter esporre nel flusso Uniemens gli specifici codici identificativi di queste assenze, dovessero attendere una pec da parte dell'Inps contenente gli stessi, pec inviata solo dopo aver verificato sia la sussistenza del diritto del lavoratore, sia il rispetto del monitoraggio della spesa.
Questa pec è arrivata ai datori di lavoro solo in questi giorni, e contiene un file txt che riporta in corrispondenza di ciascuna matricola aziendale per ciascun lavoratore i seguenti dati: il codice fiscale, il periodo dell'evento, il codice Puc (protocollo unico del certificato), nonché il codice di conguaglio con cui recuperare le somme anticipate (S116 per la malattia-quarantena, S117 per l'assenza-ricovero ospedaliero dei lavoratori fragili).
In base a quanto anticipato nel messaggio n. 3871/20, i datori di lavoro che nelle more della ricezione della pec abbiano gestito questi eventi come una malattia comune, sono tenuti a correggere i dati già trasmessi, inserendo i nuovi codici specifici appena ricevuti.
Come precisato nel messaggio, queste correzioni potrebbero essere gestite attraverso la sezione “Mese Precedente” della denuncia contributiva mensile, senza cioè che sia necessario attivare una specifica procedura di variazione del flusso originario.
Ma, nonostante ciò, il lavoro manuale richiesto è davvero enorme e forse oggi, a distanza di mesi, anche inutile.
Aziende e consulenti devono ricostruire gli eventi ex articolo 26, commi 1 e 2, del Dl n. 18/20 verificatisi da marzo a settembre 2020, variare nella sezione “Mese Precedente” i dati relativi a ciascun evento, inserendo manualmente tra gli elementi identificativi anche il codice Puc (diverso per ciascun evento) di ben nove numeri, oltre ai dati utili per il conguaglio delle somme anticipate per conto dell'Istituto (importo e specifico codice causale S116 o S117).
Contestualmente occorre, come spiegato dall'Inps, procedere alla restituzione dell'indennità di malattia comune già anticipata nonché conguagliata, indicando tale importo nella sezione dedicata alla malattia comune, con lo specifico codice causale “E775” (restituzione indennità di malattia).
È chiaro che queste modifiche presuppongono che tali eventi siano stati correttamente identificati con gli specifici codici evento giornalieri introdotti dal messaggio n. 3871/20, MV6 e MV7 rispettivamente per la quarantena e per l'assenza del lavoratore fragile.
Tali variazioni sebbene molto articolate, non varieranno né gli importi dei saldi delle denunce, né le posizioni previdenziali individuali dei dipendenti, ma di fatto serviranno solo all'Inps per accertare la veridicità degli eventi comunicati a conguagliati dai datori di lavoro nei mesi pregressi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©