Previdenza

Giugno, scatta la corsa alla Cassa integrazione con accesso semplificato

di Giorgio Pogliotti

A giugno, complice la scadenza di fine mese della proroga generalizzata della cassa integrazione Covid - gratuita per tutte le imprese e con procedure semplificate d’accesso -si è scatenata una corsa generale da parte delle imprese. Le ore complessivamente autorizzate dall’Inps sono schizzate a quota 527,6 milioni, per il 99,7% si è trattato di Cig emergenziale (520,2 milioni di ore), con una crescita a tre cifre su maggio (+142,9%) e a due cifre su giugno 2020 (+21,4%). L’incremento ha interessato la Cig ordinaria con 224,1 milioni di ore autorizzate, pari ad una crescita del 628,8% rispetto a maggio, e del 49,6% su giugno 2020. È cresciuta anche la richiesta di Cig in deroga con 150,3 milioni di ore autorizzate, pari ad un aumento del 100,1% rispetto a maggio e del 34,1% rispetto giugno 2020. Per i Fondi di solidarietà le 147,4 milioni di ore autorizzate corrispondono ad un incremento del 45,8% rispetto a maggio, e ad una flessione dello 0,9% su giugno 2020. In calo la Cig straordinaria: sono state autorizzate dall’Inps 5,9 milioni di ore (di cui un milione per solidarietà), con una flessione del 42,8% su maggio e del 75,6% rispetto a giugno 2020.

«Questi dati vanno letti in funzione della fine della proroga generalizzata della cassa Covid gratuita di fine giugno, che ha spinto chi dal 1 luglio non avrebbe potuto più utilizzarla ad affrettarsi a chiederne l’autorizzazione - spiega il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, economista del lavoro -. Sono dati che non ci preoccupano in modo particolare, considerando l’andamento dei flussi contributivi, che rappresentano il termometro dell’attività economica del Paese. Ebbene il totale delle riscossioni nel primo semestre fa registrare nel privato un incremento di 6,2 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2020, siamo poco sotto il livello del 2019. Con questo trend a fine anno saremo tornati al livello del 2019». In sostanza, restano le difficoltà soprattutto in alcuni comparti del terziario, nel commercio e tra gli artigiani, ma le riaperture delle attività produttive stanno producendo gli effetti. Il dato di giugno risente anche del rallentamento nelle autorizzazioni di Cig rilevato a maggio, quando l’Inps avendo superato i limiti di spesa autorizzati dalla Ragioneria generale dello Stato ha dovuto sospendere le autorizzazioni in attesa di una norma ad hoc poi approvata dal ministero del Lavoro e dal Mef, necessaria per sbloccare le autorizzazioni. Da aprile dello scorso anno sono state autorizzate quasi 6 miliardi di ore di Cig Covid: poco meno di 2,6 miliardi per la Cig ordinaria, oltre 2 miliardi per i Fondi di solidarietà e più di 1,3 miliardi per la Cig in deroga. Nel solo primo semestre 2021 sono stare autorizzate oltre 1,9 miliardi di ore di Cig, in tutto il 2020 ne erano state autorizzate 4,3 miliardi (quasi tutte con la causale Covid 19). Ma il reale utilizzo, il cosiddetto “tiraggio”, spiega Tridico, nel 2020 era al 50%, e quest’anno oscilla intorno al 25-30%.

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