Previdenza

Niente sconto sulla pensione per gli operatori socio-sanitari

di M.Pri.

Gli operatori socio-sanitari (Oss), a differenza degli operatori socio-assistenziali (Osa), non possono accedere alla pensione beneficiando della non applicazione dell'adeguamento anagrafico alla variazione della speranza di vita, in pratica a 66 anni e 7 mesi di età invece che a 67 anni. E per sanare la situazione si deve attendere un intervento della Commissione tecnica incaricata di valutare la gravosità delle attività lavorative.

Ieri la senatrice Barbara Guidolin ha illustrato un'interrogazione a risposta immediata riguardante la riduzione dell'età a cui si può accedere alla pensione di vecchiaia, purché con almeno 30 anni di contributi e se si sono svolti per almeno sette degli ultimi dieci anni prima del pensionamento, una delle attività lavorative indicate dalla legge 205/2017 e poi con il decreto 5 febbraio 2018 del ministro del Lavoro.

In base a tali disposizioni, l'accesso con sconto a pensione è consentito a chi svolge un'attività lavorativa che rientra nel codice Istat 5.4.4.3.0 quello delle Osa (ma anche badanti e assistenti familiari), mentre è escluso il codice 5.3.1.1.0 che identifica gli Oss. Una situazione che alcuni datori di lavoro stanno affrontando cambiando l'inquadramento dei dipendenti da Oss a Osa al fine di agevolarli con il pensionamento.

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha affermato che l'attuale elenco delle mansioni gravose o usuranti non tutela effettivamente tutte le situazioni meritorie. Quindi una revisione dello stesso è opportuna, ma a tal fine si dovranno attendere le indicazioni che arriveranno dalla Commissione tecnica i cui lavori devono terminare entro la fine dell'anno. «Il lavoro della commissione – ha proseguito Orlando - rappresenta quindi un’occasione molto importante per procedere a un aggiornamento del quadro delle gravosità delle attività lavorative e arrivare a un nuovo sistema che risponda alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici. In tale ambito potrà essere certamente sottoposta a valutazione la richiesta degli onorevoli interroganti. I presupposti sui quali si sta muovendo la commissione incoraggiano a pensare che tutta una serie di attività che rientrano negli indici indicati possano essere prese in considerazione. Attendiamo, però, l’esito di questo tipo di analisi, sulla base del quale sarò in grado di dare una risposta compiuta».

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