Previdenza

Pensionati con redditi di lavoro autonomo: dichiarazione all’Inps entro il 30 novembre

di Pietro Gremigni

I titolari di pensione con decorrenza compresa entro il 2020, soggetti al divieto di cumulo parziale della pensione con i redditi da lavoro autonomo, per tale anno sono tenuti a dichiarare entro il 30 novembre 2021 i redditi da lavoro autonomo conseguiti nell'anno precedente.
L'Inps ha emanato il messaggio 21 settembre 2021, n. 3154, per fornire le nuove indicazioni procedurali e delimitare il campo di applicazione dell'adempimento.
In linea generale, dal 2009 è stato liberalizzato il cumulo tra pensione e redditi da lavoro, salvo alcune particolari eccezioni come nel caso di quota 100, prestazione incumulabile con qualsiasi reddito da lavoro.

Lavoratori esclusi
Sono esclusi da questo adempimento, in quanto non soggetti al divieto di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo, le seguenti situazioni principali:
– i titolari di pensione e assegno di invalidità avente decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1994;
– i titolari di pensione di vecchiaia;
– i titolari di pensione di vecchiaia liquidata nel sistema contributivo;
– i titolari di pensione di anzianità, oggi anticipata, e di trattamento di prepensionamento a carico dell'assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della medesima;
– i titolari di pensione o assegno di invalidità a carico dell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, delle forme di previdenza esonerative, esclusive, sostitutive della medesima, delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi con un'anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni;
– i titolari di pensione di invalidità e di assegno di invalidità con un reddito da lavoro autonomo nel 2020 pari o inferiore a 6.702,54 euro.
Le situazioni residuali sono quelle obbligate alla denuncia periodica.

Modalità di dichiarazione
Il pensionato può accedere alle prestazioni e ai servizi dell'Inps per inviare la dichiarazione tramite il sito dell'istituto previdenziale, utilizzando lo Spid, la Cie oppure la Carta nazionale dei servizi.
Il servizio attivabile è quello relativo alla Dichiarazione Reddituale – Red Semplificato, campagna di riferimento 2021.
L'invio deve avvenire entro il 30 novembre 2021.
Nella dichiarazione i redditi da lavoro autonomo devono essere dichiarati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali e al lordo delle ritenute erariali.
Il reddito d'impresa deve essere dichiarato al netto anche delle eventuali perdite deducibili imputabili all'anno di riferimento del reddito.
Inoltre, i pensionati obbligati devono comunicare il reddito che prevedono di conseguire nel corso del 2021 e in base a tale dato l'Inps determinerà le trattenute dalla pensione, trattenute che saranno conguagliate sulla base della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta 2021, resa a consuntivo nell'anno 2022.
Dal punto di vista sanzionatorio, in caso di inosservanza dell'obbligo di dichiarazione, gli interessati sono tenuti a versare all'ente previdenziale una somma pari all'importo della pensione percepita nell'anno cui si riferisce la dichiarazione medesima. La somma verrà prelevata dall'Inps sui ratei di pensione futuri.

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