Adempimenti

Per la dichiarazione precompilata il primo anno sarà difficile

di Marco Strafile

Il decreto legislativo che introduce nel nostro sistema tributario la dichiarazione dei redditi precompilata approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri va sicuramente nel senso dell'auspicata semplificazione dei rapporti tra contribuenti e fisco, specifico obiettivo della legge delega 23/2014 di riforma del sistema tributario. Un forte cambio di prospettiva e di avvicinamento dell'amministrazione finanziaria ai cittadini destinatari di tale provvedimento, i quali dovrebbero essere agevolati nell'adempimento dichiarativo annuale. È tuttavia probabile che dal prossimo anno, nonostante tale sforzo, moltissimi contribuenti dovranno comunque integrare la dichiarazione precompilata con dati (oneri, spese, ecc.) di cui l'agenzia delle Entrate non ha la disponibilità; è un sistema che sicuramente incontrerà ostacoli iniziali ma si perfezionerà, speriamo, nel più breve tempo possibile.

Qualche perplessità, tuttavia, emerge con riferimento agli altri soggetti “passivi” coinvolti in questo grande progetto (sostituti di imposta, imprese, professionisti), i quali, ancora una volta, saranno chiamati a confrontarsi con nuovi ed ulteriori adempimenti (si veda ad esempio la Certificazione Unica), rigidità di scadenze e responsabilità, in un continuo sforzo che certamente non va nella direzione della semplificazione per tali categorie di operatori.

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