Adempimenti

Il “milleproroghe” in Gazzetta Ufficiale

di Antonio Carlo Scacco

È stata pubblicata nella GU n. 49 del 28 febbraio la legge di conversione del decreto legge 192/2014, il cosiddetto decreto “milleproroghe” che ormai puntualmente alla fine di ogni anno interviene nei settori più disparati a stabilire proroghe di termini e “aggiustamenti” di disposizioni legislative vigenti. Di seguito una panoramica delle principali novità in materia lavoristica.


Confermata l'integrazione salariale al 70% dei contratti di solidarietà difensivi (articolo 2-bis).
Grazie alla modifica approvata alla Camera in sede di conversione, è stata prolungata a tutto il 2015 l'integrazione al 70% (superiore di dieci punti a quella ordinariamente prevista dalla legge) della retribuzione persa a seguito della riduzione di orario nei contratti di solidarietà difensivi. Come si ricorderà, la legge di stabilità per il 2014 aveva disposto una identica integrazione con scadenza al 31 dicembre 2014, ma la versione originaria del decreto milleproroghe nulla aveva previsto sul punto (ricordiamo che fino al 2013 l'integrazione era pari all'80% della mancata retribuzione). All'aumento è destinato l'importo massimo di 50 milioni di euro, a carico del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione.


Bloccati gli aumenti delle aliquote Inps 2015-2017 per i professionisti senza cassa e freelance iscritti alla gestione separata (articolo 1, co. 10-bis).
Sempre grazie ad una modifica introdotta dalla Camera, per questi lavoratori sono stati parzialmente bloccati gli aumenti delle aliquote Inps già previsti dal comma 79 della legge 247/2007. La norma, come accennato, riguarda i lavoratori autonomi titolari di partita Iva che non siano né pensionati, né iscritti ad altre gestioni pensionistiche obbligatorie. Non riguarda, invece, gli altri collaboratori. L'aliquota resterà ferma al 27,72% (incluso il contributo di maternità pari allo 0,72%) per il 2015 (invece del 30,72). Sarà del 28,72% nel 2016 e del 29,72% nel 2017 (invece che, rispettivamente, del 31,72 e 32,72%). Non è stata toccata la previsione di aumento dell'aliquota al 33,72% che scatterà, salvo nuove modifiche, nel 2018.


Prorogati gli incentivi fiscali per favorire il rientro dei lavoratori all'estero (articolo 10, co. 12-octies).
Si proroga al 31 dicembre 2017 il regime fiscale agevolato previsto dalla legge 238/2010 (cosiddetto “controesodo”) per favorire il richiamo dei cosiddetti “cervelli in fuga”, ossia dei cittadini Ue in possesso di laurea, con residenza continuativa per almeno ventiquattro mesi in Italia, che studiano, lavorano o che hanno conseguito una specializzazione post lauream all'estero. L'agevolazione è soggetta ai limiti de minimis ed è pari alla riduzione della base imposnibile Irpef del 20% per le lavoratrici e del 30% per i lavoratori. Si decade dal beneficio se si trasferisce nuovamente la residenza fuori dall'Italia prima che siano decorsi almeno cinque anni dalla prima fruizione dell'agevolazione.


Raddoppia il finanziamento per le proroghe della Cigs per cessazione dell'attività (articolo 3, co. 3-septies).
Previsto un sostanziale incremento ( da 60 a 115 milioni, a carico del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione) del finanziamento a favore delle proroghe dei trattamenti cigs conseguenti a cessazione dell'attività dell'intera azienda, di un settore di attività o di suoi stabilimenti. La proroga è prevista oltre il limite dei dodici mesi per un ulteriore periodo massimo di dodici mesi. Alle proroghe si accede previa verifica da parte del ministero del Lavoro dell'effettivo avvio dei piani di gestione, redatti sulla base di specifici accordi in sede governativa e mirati alla ricollocazione dei lavoratori.


Riaperta la rateazione con Equitalia per i contribuenti decaduti (articolo 10, co. 12-quinquies).
I contribuenti decaduti da precedenti rateazioni possono richiedere un nuovo piano entro il 31 luglio 2015 (se la decadenza è intervenuta entro il 31 dicembre 2014). La rateazione è possibile fino ad un massimo di settantadue rate mensili. La presentazione della richiesta sospende le nuove azioni esecutive. Il nuovo piano di rateazione non è prorogabile e decade per mancato pagamento di due rate anche non consecutive.


Differimento dei termini per la presentazione della domanda all'Inps per alcuni lavoratori esposti all'amianto (articolo 10, commi 12-vicies bis e 12-vicies ter).
I lavoratori collocati in mobilità per cessazione dell'attività lavorativa dell'impresa che, a seguito di sentenza definitiva, hanno visto riconosciuta la esposizione ultradecennale all'amianto, potranno fare domanda fino al 30 giugno 2015 per ottenere la maggiorazione contributiva più vantaggiosa prevista dall'articolo 13 della legge 257/1992.


Proroga per l'utilizzo di dichiarazioni sostitutive da parte di cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea, purché regolarmente soggiornanti in Italia (articolo 4, co. 6-ter).
Slitta al 31 dicembre 2015 l'entrata in vigore delle disposizioni che consentono anche ai cittadini extraUe, purché regolarmente soggiornanti in Italia, di utilizzare dichiarazioni sostitutive, limitatamente a stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani. Si tratta ormai della terza proroga (la norma avrebbe dovuto entrare in vigore al 1 gennaio 2013)


Slittamento di alcuni requisiti minimi per lo svolgimento dell'attività di assistenza fiscale (articolo 10, co. 12-ter, 12-quater)
Posticipato al 30 settembre 2015 (era il 31 gennaio) il termine per la presentazione, da parte dei Caf, della relazione tecnica attestante il possesso dei previsti requisiti tecnici-organizzativi. Posticipata di un anno, inoltre, l'applicazione dei requisiti minimi circa il numero di dichiarazioni trasmesse nei primi tre anni di attività.


Proroga per l'utilizzo in compensazione del credito d'imposta per i lavoratori assunti a tempo indeterminato nel Mezzogiorno (articolo 10, comma 12-novies).
Il nuovo termine di utilizzo è spostato al 31 dicembre 2015 (era il 15 maggio 2015). I datori interessati sono quelli che hanno assunto lavoratori svantaggiati, o molto svantaggiati, nei territori del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia) con contratto a tempo indeterminato (decreto legge 70/2011).

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