Adempimenti

Anche il Tfr di aprile a rischio per il ritardo delle istruzioni

di Barbara Massara

La mancanza delle istruzioni operative da parte dell'Inps rischia di far slittare di un ulteriore mese l'effettiva partenza del progetto di monetizzazione del Tfr.

La pubblicazione del Dpcm attuativo numero 29/2015 non ha consentito alle aziende di poter cominciare a gestire in busta paga il Tfr monetizzato, cosiddetta Quir (quota integrativa della retribuzione), a causa delle numerose incombenze che la legge ha delegato all'Inps, incombenze che in realtà non avrebbero dovuto essere delegate all'istituto, considerate le già note difficoltà di quest'ultimo nello svolgere le proprie attività istituzionali tipiche (basti pensare alla questione della regolarità contributiva, che rischia dei paralizzare le aziende).

Aziende e dipendenti sono quindi in attesa dei chiarimenti da parte dell'Inps in merito all'effettivo mese di decorrenza della scelta, nonché del massiccio aggiornamento del flusso uniemens in cui dovranno essere previsti numerosi nuovi dati (scelta della Quir, importo della stessa, nuove misure compensative eccetera).

Anche se la circolare dell'Inps dovesse arrivare nei prossimi giorni, non sarà tecnicamente possibile iniziare a erogare la Quir, in quanto le software house non hanno ancora potuto aggiornare le procedure. Probabilmente, quindi, i Tfr di marzo e aprile, già versati o da versare al fondo pensione o al fondo di tesoreria Inps, a causa di questi ritardi operativi rimarranno esclusi dal progetto di monetizzazione.

Il dpcm 29

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