Adempimenti

Centri per l’impiego, fondi e personale in arrivo per il 2017

di Gianni Bocchieri


Per garantire la continuità operativa dei centri per l'impiego, Governo e Regioni hanno concordato di rinnovare anche per il 2017 l'accordo quadro in materia di politiche attive sottoscritto il 30 luglio 2015, al fine di accompagnare ulteriormente la fase transitoria verso il nuovo assetto organizzativo previsto dal Jobs act, in attesa degli esiti del referendum costituzionale che ridefinirà la ripartizione delle competenze sull'organizzazione del mercato del lavoro.

L'accordo originario ha consentito di coprire i costi dei dipendenti a tempo indeterminato impiegati nei Cpi. Il nuovo testo dell'accordo ripropone il meccanismo della compartecipazione di risorse statali secondo la medesima ripartizione: un terzo a carico delle Regioni e due terzi a carico del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, per la cui copertura è stato previsto lo stanziamento di 220 milioni nel disegno di legge di bilancio per il 2017.

In questo modo si garantisce la continuità di funzionamento dei centri per l'impiego, quale infrastruttura pubblica indispensabile per il mercato del lavoro anche per il 2017, in attesa della definizione del piano di rafforzamento dei servizi per il lavoro e le politiche attive. Attraverso questo piano di rafforzamento, previsto già dall'articolo 15 del Dl 78/2015 convertito dalla legge 125/2015 e richiamato dal Dlgs 150/2015 per il finanziamento dell'assegno di ricollocazione, lo Stato e le Regioni dovranno raccordare le azioni di politiche attive previste nei rispettivi programmi operativi della nuova programmazione comunitaria 2014/2020.

Con questo stesso piano si provvederà anche a un potenziamento degli organici dei centri per l'impiego con 1.600 unità di personale aggiuntive da ripartire tra le Regioni sulla base dei fabbisogni calcolati rispetto alla popolazione e al numero di disoccupati.

Con l'accordo raggiunto oggi, Stato e Regioni hanno anche previsto l'inserimento nella nuova legge di bilancio di un emendamento per consentire la proroga per tutto il 2017 dei contratti a tempo determinato del personale dei Cpi.

Il rinnovo dell'accordo consentirà alle Regioni di mantenere ancora per un anno i propri modelli di organizzazione del mercato del lavoro e di coinvolgimento degli operatori accreditati, potendo ricorrere alla stessa possibilità riconosciuta nel 2015 di stabilire in via convenzionale la collocazione del personale dei Cpi e quali funzioni assegnare agli operatori privati.

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