Adempimenti

Controlli sui datori di lavoro prima del rilascio del nulla osta per lo straniero

di Virginio Villanova

L'ingresso di stranieri per lavoro stagionale o all'interno di trasferimenti intra-societari, deve essere preceduto da accurati controlli da parte degli Ispettorati del lavoro. Occorrerà verificare l'eventuale commissione di illeciti amministrativi interrogando le banche dati SGIL dove sono custoditi i verbali di accertamento e darne comunicazione al SUI presso la Prefettura che può rifiutare il rilascio del nulla osta all'ingresso o revocare il nulla osta già rilasciato. Lo chiarisce la nota INL 3464 del 19 aprile 2017.

Le nuove disposizioni in materia d'ingresso di lavoratori stagionali (Dlgs n. 203/2016) e dei dirigenti, lavoratori specializzati, lavoratori in formazione in Paesi terzi nell'ambito di trasferimenti intra-societari di cui al Dlgs n. 253/2016, prevedono dei controlli preventivi sulla posizione del richiedente riguardo il rispetto della normativa in materia di lavoro, previdenziale, nonché la corretta applicazione dei contratti collettivi.

Per i lavoratori stagionali, destinatario dei controlli in questione sarà il datore di lavoro richiedente, mentre per i trasferimenti intra-comunitari le verifiche riguarderanno l'entità ospitante.

I controlli saranno fatti interrogando la banca dati SGIL dei singoli Ispettorati territoriali dove sono custoditi i verbali di accertamento conclusi dagli ispettori del lavoro.

La norma prevede ai fini del rifiuto del nulla osta la definitività delle sanzioni accertate; per tale ragione occorrerà verificare che a carico degli interessati vi siano verbali di accertamento o diffide accertative validate dal direttore (per il rispetto dei contratti collettivi di lavoro), riferite queste ultime a crediti patrimoniali.

Nel riscontro, non dovranno essere tenute in considerazione le violazioni che sono state successivamente regolarizzate dal datore di lavoro, il quale ha ottemperato alla diffida e ha pagato la sanzione pecuniaria prevista ( anche per le procedure di cui al Dlgs n. 758/1994).
Questa scelta si giustifica in quanto il legislatore ha voluto premiare quei comportamenti volti a eliminare gli effetti della condotta illecita.

Allo stesso modo non possono essere mossi rilievi al datore di lavoro se il verbale di accertamento è stato poi annullato da un'ordinanza di archiviazione.

Per le violazioni degli obblighi previdenziali, se non vi sono delle specifiche violazioni presenti nelle banche dati, si farà ovviamente riferimento al Durc on line, che sarà richiesto, come consuetudine, direttamente dal SUI.

Per l'impiego di stranieri privi di permesso di soggiorno, o con permesso di soggiorno scaduto , revocato o annullato le sanzioni a carico del datore di lavoro sono particolarmente pesanti e prevedono la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa di 5 mila euro per ogni lavoratore occupato.

Le stesse sanzioni si applicano anche per i trasferimenti intra-societari da Paesi extra Unione Europea.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©