Adempimenti

Lavoro, un’autorità europea unica di controllo

di V.D.R.

«In una Unione di eguali non possono esserci lavoratori di seconda categoria. I lavoratori dovrebbero guadagnare la stessa retribuzione per lo stesso lavoro nello stesso posto di lavoro». Questo è il principio che la Commissione Ue difenderà sempre, ha indicato il presidente Jean-Claude Juncker a proposito della norme sui lavoratori distaccati in discussione in questo periodo.

«Dobbiamo assicurare che tutte le regole Ue sulla mobilità del lavoro siano rafforzate in modo giusto, semplice ed efficace attraverso un nuovo organismo Ue di ispezione: sembra assurdo avere un’autorità bancaria europea per controllare gli standard delle banche ma non avere una Autorità unica del lavoro per assicurare l’equità nel mercato unico: ne creeremo una», ha detto Juncker.

L’obiettivo dell’Autorità europea del lavoro sarà quello di gestire un mercato del lavoro sempre più europeo e mobile composto da 16 milioni di europei che vivono e lavorano oggi in uno Stato membro diverso dalla loro nazionalità, due volte più di dieci anni fa. Ogni giorno 1,7 milioni di europei fanno i pendolari per lavorare in un altro Stato membro.

L’obiettivo di gestione comune sarà conseguito rafforzando la cooperazione amministrativa per una mobilità equa all’interno del mercato unico, risolvendo eventuali controversie tra le autorità nazionali. L’Autorità riunirà anche gli strumenti esistenti nel settore della mobilità transfrontaliera, al fine di fornire uno sportello unico per cittadini, imprese ed autorità pubbliche (Eures - portale europeo per la mobilità professionale, il coordinamento per la sicurezza sociale nell’Ue, la carta europea di assicurazione malattia, ecc.).

L’Autorità europea del lavoro combatterà gli abusi legati alla legislazione del lavoro e organizzerà controlli congiunti alle frontiere.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©