Adempimenti

Manifestazione di interesse per gli operatori che vogliono partecipare all’assegno di ricollocazione

di Antonio Carlo Scacco

Con avviso del 7 marzo pubblicato sul proprio sito, l'Anpal dà notizia della entrata a regime dell'assegno di ricollocazione (Adr), consentendo altresì ai soggetti interessati alla iniziativa di presentare la manifestazione di interesse a partecipare.

I soggetti accreditati ai servizi per il lavoro a livello nazionale e i soggetti accreditati all'erogazione dei servizi per il lavoro secondo i sistemi di accreditamento regionale potranno infatti partecipare alla gestione dei servizi collegati all'Adr soltanto a seguito di manifestazione di interesse e inserimento nel sistema informativo unitario, da effettuare sul portale www.anpal.gov.it attraverso una apposita procedura informatizzata.

L'assegno di ricollocazione, previsto dall'articolo 23 del decreto legislativo 150/2015, è destinato ai percettori della Naspi in stato di disoccupazione da almeno quattro mesi (per il momento: con successive istruzioni saranno inclusi anche i beneficiari del reddito di inclusione per i quali il progetto personalizzato preveda la stipula del patto di servizio e i lavoratori coinvolti nell'accordo di ricollocazione ex articolo 24-bis del decreto legislativo 148/2015). La misura, definita di politica del lavoro attiva, consente al destinatario di ottenere un ausilio nella ricerca di un nuovo impiego nell'ambito del proprio profilo professionale attraverso misure specifiche (l'affiancamento di un tutor, la predisposizione di un programma di ricerca intensiva della nuova occupazione e lo specifico onere a suo carico di svolgere le attività individuate dal tutor ed accettare una offerta di lavoro congrua).

L'assegno consiste in una erogazione destinata all'operatore incaricato della fornitura del servizio (non al disoccupato) proporzionale al risultato raggiunto. In caso di “successo occupazionale” l'importo varia da da 250 a 5.000 euro a seconda dell'esito del profiling (grado di svantaggio) e della tipologia di contratto concluso (se a termine o no). In caso contrario è previsto comunque un contributo, a ristoro delle spese comunque sostenute, pari a 106,50 euro (cosiddetta Fee4Service). Il servizio di assistenza si conclude normalmente in sei mesi, ma può essere prorogato per un periodo corrispondente se destinatario e soggetto erogatore lo ritengono opportuno ovvero anticipato se gli obiettivi occupazionali vengono raggiunti prima della scadenza.

La manifestazione di interesse sarà possibile nell'ambito di una procedura “a sportello” all'interno di finestre temporali mensili, ciascuna con chiusura nell'ultimo giorno del mese (la prima finestra temporale copre l'arco temporale 7-31 marzo). I soggetti già accreditati nell'ambito della sperimentazione non hanno l'onere di manifestare nuovamente il proprio interesse a partecipare.

Il soggetto erogatore del servizio dovrà inserire nel sistema informativo unitario le attività previste nel programma di ricerca intensivo tracciandone l'esito relativo. Per il riconoscimento dei contributi è necessario che il destinatario e il tutor firmino l'ultimo “programma di ricerca intensiva”. Tutti gli atti e le eventuali versioni del programma di ricerca intensiva dovranno essere conservati presso la sede, anche in vista di eventuali controlli. In caso di “successo occupazionale”, il soggetto erogatore dovrà utilizzare l'apposita funzionalità del sistema informativo per generare, con cadenza mensile, la richiesta di contributo secondo l'apposita procedura.

Ad assunzione avvenuta si matura il diritto al corrispettivo che viene erogato in 2 ratei semestrali, il primo dei quali alla stipula del contratto (in caso di contratto a tempo indeterminato), ovvero in unica rata alla stipula (in caso di contratto a termine). A tale ultimo proposito si ricorda che i contratti a tempo determinato di durata superiore o eguale a tre mesi sono considerati “successo occupazionale” a condizione che la sede operativa del soggetto erogatore risieda in una delle 5 regioni “meno sviluppate” (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia) ovvero la sede di lavoro si trovi nel territorio di una delle medesime regioni. Analoga procedura di richiesta è prevista per la erogazione del contributo a titolo di Fee4Services. Si ricorda che l'Anpal fornisce assistenza nella risoluzione di eventuali problematiche operative all'indirizzo di posta elettronica info@anpal.gov.it o al numero 800.00.00.39.

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