Adempimenti

Uniemens listaPosPa, l’Inps chiarisce i casi particolari

di Luca Vichi

Con il messaggio 1974 dell'11 maggio 2018 l'Inps interviene in merito alle modalità di compilazione della denuncia mensile uniemens – listaPosPa soffermandosi sulla gestione di alcuni casi particolari.

E rogazione di emolumenti di natura fissa e continuativa in periodi nei quali il dipendente si trova in uno stato di servizio non utile ai fini previdenziali (gestioni ex Inadel ed ex Enpas)
In questo caso gli emolumenti devono essere comunque denunciati nell'elemento E0 del mese di corresponsione, valorizzando anche la gestione previdenziale alla quale il dipendente è iscritto (ex Inadel ovvero ex Enpas) e il relativo regime (Tfs ovvero Tfr).

Il periodo così dichiarato, identificato in virtù del codice tipo servizio, non viene comunque considerato utile ai fini dell'erogazione del trattamento di fine servizio (Tfs).

Erogazione della tredicesima mensilità al dipendente che nel corso dell'anno ha modificato il regime di fine servizio, passando da Tfs a Tfr
L'Inps precisa innanzitutto come sia necessario che i ratei maturati nel periodo in cui il dipendente si trovava in regime Tfs vengano ad esso attribuiti.
Risulta quindi necessario compilare, per la quota parte di tredicesima da attribuire al Tfs, l'elemento V1, Causale 7, CMU 5, con “DataAtto” pari a quella del messaggio in commento, “IdentAtto” uguale a 2, e “GiornoInizio” e “GiornoFine” riferiti all'ultimo periodo di servizio precedente il passaggio al Tfr.
In tale elemento si devono valorizzare i campi “CodGestione”, “ImponibileTFS” e “ContributoTFS”, mentre non devono essere valorizzati gli elementi relativi alla Gestione Credito.

Cessazione dell’attività lavorativa dopo un periodo di sospensione senza rientro in servizio
Ai fini della comunicazione del solo giorno e motivo di cessazione, si deve compilare esclusivamente l'elemento V1, Causale 7, CMU 5, con “DataAtto” pari a quella del messaggio in commento e “IdentAtto” pari a 3, valorizzando inoltre solo i seguenti elementi:
• “GiornoInizio” con la data di cessazione;
• “GiornoFine” con la stessa data già indicata nell'elemento “GiornoInizio”;
• “CodiceCessazione” con il valore che descrive la causa di cessazione.

Congedo obbligatorio di maternità entro i 60 giorni dalla fine del rapporto di lavoro con indennità a carico dell'ultimo datore di lavoro
In questo caso l'Amministrazione, in qualità di ultimo datore di lavoro, deve compilare, per tutto il periodo del congedo, la ListaPosPA, avendo cura di valorizzare il Tipo Servizio 86 - Congedo Obbligatorio Maternità oltre il rapporto di lavoro - articolo 24, comma 2, d.lgs. n. 151/2001.

Indennità sostitutiva del mancato preavviso utile ai fini dell'anzianità contributiva
Nel caso in cui il datore di lavoro receda dal rapporto di lavoro senza rispettare il periodo di preavviso e sia tenuto a corrispondere la relativa indennità sostitutiva, l'indennità è imponibile ai fini contributivi.
Il messaggio 1974/2018 illustra le diverse modalità di denuncia a seconda che l'indennità venga erogata in un'unica soluzione all'atto del licenziamento oppure, in unica soluzione o mensilmente, durante il periodo intercorrente tra il licenziamento e la scadenza del periodo di preavviso.

Indennità sostitutiva del mancato preavviso non utile ai fini dell'anzianità contributiva
Nei casi di recesso consensuale, inabilità assoluta, superamento del periodo di comporto o decesso del lavoratore, la cessazione dal servizio, ai fini del trattamento di quiescenza, coincide con l'interruzione del rapporto di lavoro, non potendosi configurare la prosecuzione dello stesso oltre la cessazione dal servizio.
In questi casi l'inclusione nell'imponibile previdenziale dell'indennità sostitutiva del preavviso non determina l'incremento dell'anzianità contributiva, ma la sua utilità ai soli fini della determinazione della quota di pensione.
Anche in questo caso vengono fornite le corrette modalità di compilazione del flusso.

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