Adempimenti

Maggiore autonomia per gli incentivi agli ispettori

di Matteo Prioschi

Maggiore autonomia attribuita all'Ispettorato nazionale del lavoro nell'individuazione dei criteri con cui ripartire gli incentivi per l'attività di contrasto al lavoro sommerso e irregolare. È questa la novità contenuta nel decreto 6 marzo 2018 del ministero del Lavoro pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 22 maggio.

L'articolo 14 del decreto legge 145/2013 ha previsto che parte dell'importo delle sanzioni comminate per irregolarità in ambito lavorativo sia destinato, nel limite massimo di 10 milioni di euro all'anno, al finanziamento di misure volte «ad una più efficiente utilizzazione del personale ispettivo sull'intero territorio nazionale, ad una maggiore efficacia, anche attraverso interventi di carattere organizzativo, della vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, nonché alla realizzazione di iniziative di contrato del lavoro sommerso e irregolare». Tali misure sono state individuate del ministero del Lavoro del 25 novembre 2014, mentre con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 23 febbraio 2016 è stata prevista un'indennità per favorire la messa a disposizione del mezzo di trasporto personale da parte degli ispettori.

Ora, con il decreto 6 marzo 2018 si stabilisce che le somme incentivanti disponibili sono ripartite dall'Inl tra i vari uffici «secondo criteri oggettivi individuati con proprie determinazioni». Inoltre le misure di incentivazione al personale sono assegnate secondo una disciplina di dettaglio stabilita dall'Inl stesso. Non sarà quindi più necessario un decreto ministeriale. Nell'immediato gli incentivi specifici non dovrebbero cambiare rispetto al quadro attuale, fanno sapere dall'Ispettorato, ma il nuovo quadro regolamentare consente una maggiore flessibilità per il futuro.

L'ispettorato ricorre all'attribuzione di indennità specifiche e misure incentivanti per compensare dei vuoti a livello contrattuale/strutturale. Ad esempio per l'utilizzo dell'automobile personale da parte degli ispettori per effettuare le attività sul territorio, anche in modalità condivisa dato che in caso di un controllo eseguito da due ispettori ognuno avrebbe diritto a usare il suo mezzo. Il personale ispettivo, inoltre, non è obbligato a effettuare uscite di sera e di notte o nei festivi per effettuare i controlli. C'è poi l'aspetto relativo ai capi area coordinatori che senza effettuare ispezioni sul territorio, svolgono una funzione necessaria per l'attività e senza misure incentivanti rischiano di guadagnare meno dei colleghi che escono, al pari di chi rappresenta l'Inl in giudizio.

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