Adempimenti

Doppia profilazione per i disoccupati

di Matteo Prioschi

Dodici domande di base e un eventuale ulteriore colloquio per profilare anche dal punto di vista qualitativo chi si rivolge a un centro per l’impiego in cerca di un lavoro. Questo, in estrema sintesi, il contenuto delle linee guida per la profilazione qualitativa approvate dal consiglio di amministrazione dell’Anpal il 23 maggio.

Questa fase si aggiunge alla profilazione quantitativa che viene effettuata sulla base delle informazioni fornite dagli utenti dei centri per l'impiego durante la registrazione sul sistema informativo unitario. In questa fase si individua il livello di occupabilità della persona che successivamente, se non l’ha fatto, è chiamata anche a compilare il curriculum vitae.

L’operatore del Cpi è poi chiamato ad approfondire le informazioni in occasione di un colloquio in cui si deve valutare il livello di autonomia e l’utilizzo di un metodo da parte dell’utente nella ricerca dell’impiego, la conoscenza del mercato del lavoro e se ha competenze per elaborare un curriculum e affrontare un colloquio di lavoro o se è necessario supportarlo.

Per fare ciò le linee guida hanno previsto (all’allegato 1.A) dodici domande, tra cui: quale risultato si aspetta da questo incontro? Quali sono gli ambiti legati al lavoro dove incontra o che suscitano maggiori difficoltà? Che tipo di lavoro cerca? Vuole avere informazioni sul mercato del lavoro e i profili professionali di suo interesse? Quali difficoltà ha incontrato nella ricerca di lavoro?

A conclusione dell’orientamento di base, e tenuto conto della profilazione quantitativa, l’operatore del centro per l’impiego dà una valutazione dell’occupabilità dell’utente da 1 (meno occupabile) a 5 (più occupabile). Tale valutazione non incide sull’erogazione dell’assegno di ricollocazione.

Nel caso in cui si ritenga che ci siano indicatori di «un profilo di particolare fragilità della persona», si rende necessario un altro incontro per una valutazione qualitativa dei fattori che possono ostacolare l’inserimento lavorativo. Gli ambiti indagati (allegato 1.B) riguardano le risorse e le caratteristiche personali come, per esempio, il modo di presentarsi e le condizioni economiche; la risorse socio-relazionali/comunicative quali l’utilizzo appropriato dell’italiano e la capacità di comprensione; gli elementi di criticità socio-relazionali, la capacità di gestire situazioni difficili e la disponibilità a collaborare con altri.

Le linee guida precisano che i contenuti dell’allegato 1.B saranno ulteriormente approfonditi ed elaborati in maniera congiunta tra Anpal, ministero del Lavoro e Regioni e Province autonome. Tutto ciò con l’obiettivo di definire un patto di servizio veramente adeguato alla situazione del singolo, patto di cui le linee guida contengono un modello standardizzato dal punto di vista formale.

Le linee guida

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