Rapporti di lavoro

Tempo determinato e reddito di cittadinanza tra le priorità dell’Ispettorato nel 2019

di Antonella Iacopini

Il 10 aprile l'Ispettorato nazionale del lavoro ha reso noto il “Documento di programmazione della vigilanza per il 2019", nel quale vengono illustrate le principali linee di orientamento e di indirizzo per lo svolgimento dei controlli di competenza del personale ispettivo in materia di lavoro, assicurazioni sociali obbligatorie e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per l'anno in corso.

Nel documento firmato dal capo dell'Ispettorato viene premesso che il fine primario dell'attività di pianificazione della vigilanza è «l'esercizio di un effettivo presidio del territorio e di una altrettanto tangibile prossimità ai soggetti del mondo del lavoro ed alle dinamiche che in esso si svolgono, a garanzia della tutela sostanziale dei diritti fondamentali dei lavoratori, della legalità e della adeguatezza delle condizioni di lavoro, anche sotto il profilo della salute e sicurezza».

Pertanto, i principali ambiti di intervento saranno, certamente, il lavoro nero e il caporalato, ma anche, in linea con le ultime indicazioni del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dell'Ispettorato nazionale del lavoro, un'intensificazione della vigilanza in materia di lavoro a tempo determinato, soprattutto sulle imprese di medie e grandi dimensioni, e di somministrazione, anche sulla scorta delle nuove disposizioni introdotte dal decreto dignità, nonché una specifica vigilanza sui requisiti per il reddito di cittadinanza. Senza, tuttavia, trascurare altri fenomeni e settori, quali, ad esempio, il distacco transnazionale, l'agricoltura e il mondo delle cooperative.

Tutto ciò, tenendo conto delle peculiarità dei diversi ambiti geografici, della continua evoluzione del mercato del lavoro e del tessuto imprenditoriale di riferimento. Ad esempio, per il contrasto al caporalato, pur essendo previsti interventi ispettivi sull'intero territorio nazionale, i controlli saranno mirati, in particolare, nelle aree geografiche del Meridione, in cui sono presenti colture agricole stagionali assorbenti più significativi volumi di manodopera per le operazioni di raccolta.

A chiusura del documento è stata inserita una tabella con l'indicazione del numero di accessi programmati, pari a 147.445, suddivisi per tipologia di vigilanza: lavoristica 94.180; salute e sicurezza 17.000; previdenziale 18.000; assicurativa 18.265. Oltre alla vigilanza, viene mantenuto l'impegno dell'Inl nell'attività di prevenzione e promozione, prevista dall'articolo 8 del Dlgs 124/2004, con la pianificazione e la realizzazione di incontri informativi e di aggiornamento rivolti alle realtà economico-sociali presenti nelle aree geografiche di riferimento, nonché alle organizzazioni datoriali e sindacali, agli ordini professionali e agli altri principali attori dei mercati del lavoro locali.

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