Adempimenti

Industria, il taglio del cuneo premia impiegati e operai

di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci

Sono gli impiegati e gli operai a beneficiare maggiormente del taglio del cuneo fiscale finanziato dalla legge di Bilancio con 3 miliardi per quest’anno e 5 miliardi per il 2021 (destinati a diventare 6 miliardi).

Il nuovo bonus destinato ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 40mila euro impatta soprattutto sulle retribuzioni tra 26.600 e 35mila euro - la cosiddetta fascia media - che hanno, ex novo, 100 euro netti mensili in più, cifra che decresce progressivamente a 80 euro, per attestarsi a 16 euro per chi dichiara 39mila euro di reddito. Mentre i redditi medio-bassi (fino a 26.600 euro) beneficiano del bonus Renzi “potenziato”; in sostanza, con un’integrazione di 20 euro raggiungono i 100 euro di aumento netto complessivo. In totale sono 16 milioni i lavoratori dipendenti beneficiari dell’operazione “taglio del cuneo”, 4,3 milioni in più rispetto alla platea che oggi percepisce gli 80 euro. Il decreto legge attuativo che è alle ultime limature tecniche, è atteso ad uno dei prossimi consigli dei ministri, per essere operativo da luglio.

Guardando al settore industriale, si può dire che l’intervento equivale più o meno ad un rinnovo contrattuale per impiegati e operai, come mostra la tabella pubblicata affianco, elaborata su dati Inps dallo studio De Fusco & Partners. Il vantaggio più alto in questo settore lo hanno quattro categorie professionali: gli impiegati della manifattura, gli impiegati dell’estrazione dei minerali, gli impiegati della fornitura d’acqua e gli operai della fornitura di energia elettrica. In particolare per gli impiegati della fornitura d’acqua, con redditi medi pari a 30.347 euro, l’incremento del nuovo bonus porta 93,29 euro in più nette in busta paga, con aumento annuale di 1.119,50 euro, e il netto che lievita del 4,79%. Per gli impiegati della manifattura che hanno un reddito medio annuale di 30.721 euro, il nuovo bonus vale 92,23 euro mensili netti in più in busta paga, pari a 1.106 euro annui di aumento, con una variazione del netto del 4,69%. Per gli operai della fornitura di energia elettrica, con redditi medi di 33.972 euro, l’aumento è di 82,93 euro mensili netti, pari a +995,21 euro annui, con una variazione netta del 3,90%. Per gli impiegati nell’estrazione di minerali, con un reddito medio annuo di 36.335 euro il nuovo benefico è di 58,63 euro mensili, pari a 703 annui di incremento, con una crescita del netto del 2,62%.

Per Marco Leonardi, consigliere economico del ministro Roberto Gualtieri (Economia) «si tratta di un vero e proprio antipasto della riforma fiscale, visto che fino a 40mila euro di reddito si intercetta il 90% del lavoro dipendente in Italia». Per fare altri esempi nell’industria, gli operai della manifattura con reddito annuale medio di 20mila euro riceveranno un nuovo bonus di 20 euro mensili (240 euro annali) con una variazione netta dell’1,37% che, però, si sommano agli 80 euro precedenti per arrivare a 100 euro complessivi. Quadri e dirigenti, con redditi medi annuali rispettivamente di 61.360 e 129.426 euro, collocandosi sopra l’asticella dei 40mila euro, sono esclusi dagli aumenti. Passando alle costruzioni, anche in questo caso il nuovo bonus premia operai e impiegati. Entrambe le categorie avranno un aumento mensile di 20 euro, pari a 240 euro annui per effetto del nuovo bonus, con incrementi rispettivamente dell’1,71% e dell’1,26%, che si sommano agli 80 euro mensili già riconosciuti dal bonus Renzi per arrivare anche qui a 100 euro medi.

«Il quadro complessivo della riduzione del cuneo fiscale sembra oramai delinearsi con chiarezza – commenta Enzo De Fusco, consulente del lavoro e docente all’Università di Roma Tre –. I dati confermano che nel settore industria gli impiegati ottengono il maggior vantaggio e per loro il beneficio il più delle volte sarà inferiore a 100 euro mese.Gli operai e gli apprendisti avranno solo una piccola integrazione di 20 euro al mese. Per la riduzione delle tasse dovranno ancora attendere quadri e dirigenti. Ora è importante che la modalità di riconoscimento di queste somme sia la più semplice possibile».

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