Adempimenti

Un piano triennale contro il caporalato

di Giorgio dell’Orefice

Quattro assi strategici e 10 azioni prioritarie. È l’articolazione del Piano triennale di contrasto al caporalato approvato ieri al ministero del Lavoro al termine di un lavoro che ha visto il coinvolgimento, al Tavolo sul caporalato, anche del ministero delle Politiche agricole, di quello del Sud e della coesione territoriale del ministero dell'Interno e di una nutrita rappresentanza delle parti sociali oltre che delle forze dell'ordine e degli enti locali riuniti nell'Anci.

«Il Piano - hanno spiegato al ministero del Lavoro - partendo da una mappatura dei territori e dei fabbisogni di manodopera agricola, affianca interventi emergenziali e interventi di sistema o di lungo periodo, seguendo 4 assi strategici: prevenzione, vigilanza e contrasto, protezione e assistenza, reintegrazione socio-lavorativa dei lavoratori sfruttati».

Al netto degli investimenti previsti per rendere più efficace l'incontro tra domanda e offerta di lavoro agricolo, rafforzare la rete del lavoro agricolo di qualità (varata nel 2016 presso l'Inps e che al momento su oltre un milione di aziende agricole attive in Italia ne vede coinvolte appena 3.500), ma anche la vigilanza sui fenomeni criminali di sfruttamento lavorativo, la sensibilizzazione dei consumatori sulla problematica caporalato anche attraverso la certificazione dei prodotti realizzati in condizioni di lavoro legale, il piano verte soprattutto su due aspetti: il trasporto e l’alloggio dei lavoratori. Si tratta dei due aspetti organizzativi sui quali si fonda l'attività dei caporali che procurano alle aziende lavoratori con pacchetti “all inclusive”, portandoli materialmente dai centri abitati o dalle strade di maggior traffico nei campi dove è richiesta la manodopera e provvedendo al loro alloggio allestendo spesso vere e proprie tendopoli.

In questa ottica è importante il coinvolgimento degli enti locali e dell'Anci che ha tra i propri obiettivi quello del ripopolamento dei piccoli centri rurali e ha risorse (spesso comunitarie) per affrontare anche il nodo del rafforzamento dei trasporti pubblici. «Il tavolo– ha commentato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo - ha realizzato fin dall'inizio un importante lavoro che ha già prodotto significativi risultati. È infatti anche grazie all'attività di questo tavolo che oggi abbiamo nell'ambito del Dpcm sui flussi migratori un capitolo dedicato al lavoro stagionale. Il tavolo ha saputo proporsi come il flucro di una governance multilivello nel quale un ruolo significativo è stato svolto anche dagli enti locali».

«Siamo soddisfatti per il lavoro svolto su una problematica che è complessa – ha aggiunto la ministra per le Politiche agricole, Teresa Bellanova -. Siamo tutti impegnati nell'attuazione delle norme sul contrasto al caporalato ognuno per le proprie competenze e tutti nel proseguire il lavoro comune».

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