Adempimenti

L’Ispettorato del lavoro avvia le conciliazioni da remoto

di Matteo Prioschi


L'Ispettorato nazionale del lavoro avvia le procedure di conciliazione da remoto, al fine di ridurre quelle in presenza dato che, nell'ambito dell'emergenza Covid-19, sono ancora in vigore le prescrizioni per contenere al minimo gli incontri tra persone e gli spostamenti.

Con la circolare 192, la direzione centrale ha fornito le indicazioni da seguire alle strutture territoriali per quanto riguarda le conciliazioni previste, ad esempio, dall'articolo 410 del codice di procedure civile, dagli articoli 11 e 12 del Dlgs 124/2004 e dall'articolo 7 della legge 604/1966 (che però sono sospese fino al 17 agosto dal decreto legge 34/2020).

La conciliazione da remoto prevede l'invio da parte dell'ispettorato territoriale di una email alle parti e a chi le assiste, in cui viene indicata data e durata dell'incontro, nonché della necessità di avere una stampante e la possibilità di scannerizzare documenti.
Inoltre, sempre nella fase preparatoria, deve essere richiesto l'invio tramite email dei documenti di identità e di una autodichiarazione relativa al possesso dei poteri di rappresentanza per chi assiste le parti. Queste ultime ricevono, sottoscrivono e rispediscono anche l'informativa privacy.

La conciliazione si effettua utilizzando l'applicazione Microsoft teams. Il funzionario verifica la corrispondenza dei documenti inviati con quelli da mostrare in videoconferenza. Al termine dell'incontro va redatto un verbale in cui si deve dar conto dello svolgimento della riunione, durante la quale le parti possono consultare chi li assiste in modalità separata.

A fronte di un accordo, il verbale condiviso viene inviato a una delle due parti che lo stampa, firma, scannerizza e invia all'altra parte che sottoscrive e invia al conciliatore, il quale firma a sua volta. Inoltre le parti devono inviare i verbali cartacei sottoscritti in originale per inserirli nel fascicolo ai fini dell'invio al Tribunale. In caso di mancato accordo, il verbale viene sottoscritto solo dal conciliatore.

Tuttavia l'Ispettorato afferma che queste indicazioni vanno «prudenzialmente condivise, specie con riguardo all'apposizione delle firme da remoto», con il presidente del Tribunale di riferimento, con cui va concordata anche la modalità di deposito dei verbali di conciliazione. Quindi a livello territoriale la procedura indicata dall'Inl potrebbe subire delle variazioni a fronte delle indicazioni fornite dai Tribunali.

Seppur raccomandate, le conciliazioni da remoto non escludono in modo assoluto di effettuarle in presenza, su richiesta di una parte. In tal caso, però, nei fatti si può realizzare una modalità mista. Infatti la presenza fisica presso la sede dell'ispettorato territoriale è limitata al conciliatore, al datore di lavoro, al dipendente o i loro procuratori legali. Da remoto si collegano i membri della commissione, il segretario e chi assiste le parti senza potere di procura.

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