Adempimenti

In Italia a giugno occupati ancora in calo di 46mila unità

di Giorgio Pogliotti

Il mercato del lavoro a giugno continua a risentire dell’impatto dell’emergenza Covid, anche se a ritmi più contenuti rispetto ai mesi precedenti per effetto della ripresa di molte attività: ci sono 46mila occupati in meno rispetto a maggio, più persone si sono attivate nella ricerca di un posto di lavoro e non trovandolo sono conteggiate tra i disoccupati in crescita(+149mila), e sono diminuiti gli inattivi (-99mila). Segnali di una situazione sempre difficile ma in leggero miglioramento tenendo conto che l’Istat fotografa anche l’impatto sul trimestre centrale della crisi, registrando da febbraio una caduta di circa 600mila occupati e di 160 mila disoccupati a fronte di un aumento degli inattivi di oltre 700mila unità.

Del resto un quadro simile è fotografato dal rendiconto dell’Inps, che guardando ai primi dati relativi agli incassi di luglio, ancorché parziali, parla di «una sostanziale ripresa delle attività produttive nel Paese».

Tornando ai dati di giugno dell’Istat, i più penalizzati dalla crisi sono i giovani e le donne, i due segmenti deboli del mercato del lavoro. Tra gli under 25 il tasso di disoccupazione risale al 27,6% e diminuiscono gli occupati. Quanto alle donne, le 86mila occupate in meno di giugno hanno portato in territorio negativo il saldo occupazionale, inoltre sono cresciute le inattive (+31mila) uscite dal mercato del lavoro perchè scoraggiate. L’andamento negativo sul fronte dell’occupazione di giovani e donne, appesantisce il divario già forte con l’Europa.

La riduzione occupazionale a giugno ha interessato solo gli occupati permanenti(-60mila), dato che secondo Confcommercio «potrebbe indicare come sia cominciato il processo, in parte inevitabile, di riduzione della base produttiva». Sia gli indipendenti che i contratti a termine sono invece cresciuti di 7mila occupati.

Rispetto a giugno del 2019 l’Istat rileva 752mila occupati in meno, la forte flessione riguarda i contratti a termine (-548mila) e gli indipendenti (-140mila), calano le persone in cerca di occupazione (-286mila disoccupati) mentre crescono fortemente gli inattivi (+899mila). Il tasso di occupazione al 57,5% in un anno è sceso di 1,8 punti, il calo interessa tutte le classi d’età tranne gli over 50 (+102mila occupati). La diminuzione del tasso di disoccupazione al 9,8% (-0,7%) è accompagnata dall’aumento del tasso di inattività salito al 36,8% (+2,5%).

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