Adempimenti

Più tutele per le partite Iva della gestione separata

di Matteo Prioschi

Indennità di maternità più consistente, contribuzione figurativa in caso di malattia grave, nuovo ammortizzatore sociale. Queste le misure a sostento dei liberi professionisti iscritti alla gestione separata Inps contenute in una proposta di legge approvata dal Cnel e inviata al Parlamento.
L'iniziativa vuole garantire maggiori tutele alle partite Iva iscritte in via esclusiva alla gestione separata “messi a dura prova dall'emergenza sanitaria da Covid-19- afferma Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni e relatore della proposta -. L'assenza di una moderna rete di protezione sociale e di welfare, insieme a interventi normativi parziali e non pienamente attuati, hanno determinato una profonda disuguaglianza sociale che si è manifestata in maniera acuta proprio durante la pandemia. Oggi, grazie alla sensibilità del presidente del Cnel Tiziano Treu e al costante confronto con le parti sociali e con tutti gli organismi associativi del lavoro autonomo, abbiamo in mano uno strumento legislativo che ci permette di colmare questo squilibrio rispetto al lavoro subordinato-dipendente e di compiere un passo importante verso l'universalità delle tutele».
Nel dettaglio, la proposta prevede il riconoscimento di un'indennità di maternità di importo giornaliero pari al 100% del salario minimo previsto per gli impiegati dal Dl 402/1981. In pratica viene applicato a queste lavoratrici il meccanismo già in vigore per artigiani e commercianti, che però vede un'aliquota dell'80% del salario minimo. Attualmente, invece, le iscritte alla gestione separata possono contare su un'indennità pari all'80% di 1/365esimo del reddito dell'anno precedente.
Altra novità è l'accredito della contribuzione figurativa in caso di malattia derivanti da trattamenti terapeutici di malattie oncologiche o di gravi patologie cronico-degenerative o che comunque comportino inabilità lavorativa al 100%.
Infine, se la proposta di legge sarà approvata, ci sarà il debutto di un nuovo ammortizzatore sociale specifico, denominato indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa (Iscro). Questo aiuto dovrebbe scattare a fronte di una riduzione del reddito di almeno il 50% rispetto ai valori dei tre anni precedenti e comunque se il reddito dell'ultimo anno è stato inferiore a 8.145 euro. L'importo dell'indennità è del 50% della differenza tra la media dei 3 anni precedenti la presentazione della domanda e il reddito dell'anno in cui si fa richiesta, con un tetto massimo di 6.516 euro, erogato in sei rate semestrali.
La domanda per l'Iscro richiede l'iscrizione almeno triennale alla gestione separata e può essere ripetuta dopo almeno 5 anni dalla conclusione della precedente fruizione. L'erogazione dell'aiuto è condizionato alla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale da definire a un tavolo di lavoro coordinato dall'Anpal. L'ammortizzatore viene finanziato con un incremento di 0,28 punti percentuali della contribuzione alla gestione separata.
In Italia, secondo il Rapporto 2019 sulle libere professioni, a cura dell'Osservatorio di Confprofessioni, sono 1,43 milioni i lavoratori autonomi e professionisti nel 2018 rispetto a 1,15 milioni nel 2009, con un aumento di circa 280 mila professionisti indipendenti nell'arco di un decennio.

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