Adempimenti

Inps prova a salvare le domande ante 17 luglio per Cigd plurilocalizzate

di Matteo Prioschi

Inps cercherà di gestire senza annullarle, con conseguente necessità di nuovo invio, le numerose domande di Cigd per aziende plurilocalizzate presentate entro il 17 luglio, utilizzando una procedura non idonea. L'istituto di previdenza sta individuando una soluzione per gestire un problema creato dalla tardività con cui sono state fornite le istruzioni operative ad aziende e intermediari a seguito della successione delle norme che hanno regolato la materia.

Inizialmente le domande di Cigd per le aziende plurilocalizzate andavano indirizzate al ministero del Lavoro. Poi il decreto interministeriale 9 del 20 giugno, pubblicato il 2 luglio, ha stabilito che le richieste di cassa per le settimane successive alle prime nove vanno presentate all'Inps. Tale indicazione è contenuta anche nella circolare 11 del ministero, pubblicata il 1° luglio.

Queste decisioni si sono incrociate con gli effetti del decreto legge 52/2020, che ha introdotto il termine decadenziale per la presentazione delle domande, in prima battuta fissato al 17 luglio. Molte aziende, in assenza di indicazioni su come procedere da parte di Inps, con l'avvicinarsi del 17 luglio, nei giorni precedenti hanno inviato la domanda utilizzando la procedura disponibile, indicata nel messaggio 2489 del 17 giugno.

Peccato che proprio il 17 luglio Inps, con il messaggio 2856/2020 ha fornito le istruzioni attese e comunicato che la nuova procedura da usare sarebbe stata disponibile il 24 luglio.Un pasticcio, evidenziato dall'Ordine dei consulenti del lavoro già il 20 luglio in un approfondimento pubblicato dalla Fondazione studi.

Ora, con il messaggio 3044/2020, non pubblicato in quanto rivolto agli operatori, Inps comunica che si sta lavorando per individuare una modalità «che consenta l'esatta individuazione delle suddette domande (quelle presentate con la procedura errata, ndr) con la successiva attribuzione d'ufficio delle stesse nella corretta procedura gestionale». Tuttavia il risultato di tale sforzo non è certo, quanto a tempi e numeri, tant'è che il messaggio prosegue affermando che «questo lavoro consentirà di poter conservare ove possibile gli effetti delle domande errate e nel contempo evitare che le stesse debbano essere annullate e ritrasmesse dalle aziende stesse». Con un altro messaggio verranno fornite alle sedi le istruzioni per la gestione di tali domande.

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