Adempimenti

Infortuni e malattie professionali in calo per il Covid-19

di N.T.

Sensibile riduzione delle denunce di infortunio sul lavoro e delle patologie di origine professionale presentate all'Inail nei primi otto mesi del 2020 rispetto all'anno scorso. I primi sono stati 322.132, in calo del 22,7%, mentre le malattie sono state 27.761, in contrazione del 32,3 per cento.

L'istituto, tuttavia, nel comunicare ieri l'aggiornamento dei dati, evidenzia da un lato la loro provvisorietà, soprattutto per gli eventi mortali, e dall'altro gli effetti della sospensione delle attività avvenuta nel periodo più difficile dell'emergenza da Covid-19. Anzi, il confronto anno su anno è addirittura “da ritenersi poco significativo” perché oltre alla sospensione quest'anno si calcolano anche le denunce di infortunio relative alle infezioni da Covid-19 avvenute nell'ambiente di lavoro o a causa dello svolgimento dell'attività lavorativa e in itinere. Queste ultime stanno impattando sull'aumento dei decessi registrati finora, che sono cresciuti del 20% a fronte di un calo generalizzato degli altri indicatori.

Per quanto riguarda gli infortuni, il calo di 95mila casi rispetto al 2019 è concentrata tra marzo e agosto, con un meno 91mila. Il calo maggiore si è registrato nel mese di maggio, con denunce praticamente dimezzate rispetto allo stesso mese del 2019. Seguono aprile e giugno con una riduzione di oltre un terzo nel confronto con l'anno precedente. I mesi di gennaio e febbraio di quest'anno, non coinvolti pienamente dalla pandemia, hanno registrato decrementi inferiori al 4 per cento.

Discorso analogo per le malattie professionali, 13.271 in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. A influenzare la flessione è il numero delle denunce presentate tra marzo e luglio 2020, mentre ad agosto si registra un modesto +0,7% rispetto al 2019. Il decremento maggiore si è registrato in aprile (-87%). Seguono maggio (-69%), marzo (-40%), giugno (-29%) e luglio (-18%), mentre febbraio aveva chiuso con un +17 per cento.

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