Adempimenti

Per i 2.700 navigator bilancio imbarazzante e futuro incerto

di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci

Il futuro dei 2.742 navigator, in vista della scadenza contrattuale di fine aprile, appare ancora avvolto in una nebulosa. La loro presenza è stata da subito accompagnata da feroci polemiche. Un lungo braccio di ferro tra Anpal e Regioni - che vedevano con sospetto il loro ingresso nei centri per l’impiego - ne ha ritardato l’operatività, slittata a settembre 2019, ben dopo l’avvio dei pagamenti per i beneficiari del reddito di cittadinanza (aprile 2019). Poi c’è stato il lockdown, con la sospensione delle condizionalità per i beneficiari dei sussidi.

Lo scontro con le regioni ha riguardato le competenze. I Governatori temevano che i navigator potessero sostituirsi o sovrapporsi ai dipendenti dei centri per l’impiego. Il compromesso si raggiunse in un accordo quadro a luglio 2019 tra Anpal e regioni che ha consentito ai navigator di far ingresso nei Centri per l’impiego, per offrire un’assistenza tecnica al personale nella convocazione dei percettori del Rdc, nell’analisi degli esoneri, per la sottoscrizione del patto per il lavoro, secondo la declinazione stabilita nella convenzione tra la singola Regione e Anpal Servizi. Questa natura “ibrida” delle competenze dei navigator (che avrebbero dovuto accompagnare il decollo delle politiche attive - che invece è mancato) è all’origine di molte critiche sull’utilità della nuova figura professionale. Nel frattempo la platea di navigator si è ridotta rispetto agli originali 2.980, assunti con contratto di collaborazione, con una retribuzione annua lorda di 27.338 euro, più 300 euro di rimborsi forfettari mensili, ed un impatto pari a 115 milioni l’anno sui conti di Anpal servizi. Molti navigator si sono candidati per i primi degli 11.600 posti a contratto a tempo indeterminato banditi dalle regioni per i centri dell’impiego.

L’ultimo report sull’attività dei navigator è stato diffuso da Anpal Servizi a inizio settembre. La platea interessata al loro intervento era di oltre 1 milione di beneficiari del Rdc tenuti al patto per il lavoro. Di questi in circa 196mila hanno trovato un’occupazione. Dal 1° settembre 2019 al 31 luglio 2020 i navigator hanno partecipato alle convocazioni e ai colloqui per 775mila beneficiari di Rdc, alla valutazione degli esoneri e degli esclusi (51mila esonerati, 15mila non idonei, 106mila rifiuti o abbandoni), alla presa in carico di 388mila beneficiari del Rdc e stanno svolgendo le convocazioni e i colloqui per la presa in carico di 273mila beneficiari. I navigator hanno seguito oltre 144mila piani personalizzati di accompagnamento al lavoro. Tutti interventi fatti insieme al personale dei centri per l’impiego. Resta da capire se, nel piano del governo di potenziamento dei Cpi, ci sarà ancora spazio per questa figura.

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