Adempimenti

Reddito cittadinanza, più contratti

di Claudio Tucci

Al 31 ottobre sono saliti a 1.369.779 i beneficiari del reddito di cittadinanza (Rdc) tenuti alla sottoscrizione di un patto per il lavoro. Di questi, 352.068 hanno avuto almeno un rapporto di impiego successivamente alla domanda del beneficio. Si tratta del 25,7%, vale a dire uno su quattro; una percentuale in aumento rispetto al 18,7% registrato a inizio settembre, quando erano 1.048.610 i beneficiari “occupabili” e in 196.046 avevano sottoscritto un rapporto di lavoro. Sempre al 31 ottobre i rapporti di lavoro ancora attivi sono 192.851.

I numeri li ha forniti l’Anpal che ha dettagliato la tipologia degli impieghi ottenuti dai percettori della misura bandiera del M5s, che secondo l’ultimo report Inps interessa 1,4 milioni di nuclei (oltre 3,1 milioni di individui).

I contratti a tempo indeterminato hanno riguardato il 15,4% del totale, il 4,1% sono apprendistati. La stragrande maggioranza, il 65% degli interessati, ha firmato un contratto a termine. Con riferimento ai rapporti a tempo e di collaborazione, il 69,8% ha una durata inferiore ai 6 mesi, il 20,9% tra i 7ed i 12 mesi e appena una quota del 9,3% supera la soglia dell’anno.

Sono circa 55mila i beneficiari che hanno avuto un contratto di lavoro con la qualifica di professioni non qualificate nel commercio e nei servizi (il 15,6% del totale). Più di 48mila hanno svolto un lavoro qualificato nelle attività ricettive e della ristorazione (il 13,7% del totale).

Insomma, il Rdc fa fatica a creare lavoro, soprattutto stabile (ed è questo il limite più evidente, navigator inclusi). Per il presidente di Anpal, Domenico Parisi, i 2.700 navigator (erano partiti in quasi 3mila) hanno invece svolto un lavoro «eccellente», e ha chiesto ieri il rinnovo contrattuale di un ulteriore anno (il contratto di collaborazione scade ad aprile 2021). Freddo il leader di Iv, ed ex premier, Matteo Renzi: «Una follia ampliare il ruolo dei navigator. Parisi lasci».

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