Adempimenti

Il bonus adeguamento ambienti di lavoro non vale per locali extra e verande

di Salvatore Servidio

L'agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello 12 novembre 2020, numero 545, ha chiarito che il bonus adeguamenti ambienti di lavoro si applica esclusivamente agli interventi necessari al rispetto delle prescrizioni sanitarie, stabiliti da disposizioni normative o dalle linee guida delle amministrazioni.

Il caso
L’interpello riguarda una ditta individuale il cui titolare gestisce anche un esercizio di somministrazione aperto al pubblico che necessita di opere di ristrutturazione, nel rigoroso rispetto delle regole previste nelle linee guida regionali anti-Covid. Chiede, quindi, se il credito d'imposta deve essere limitato agli interventi necessari per fare rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del Covid-19, ivi compresi quelli edilizi necessari per il rifacimento di spogliatoi e mense, per la realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni, per l'acquisto di arredi di sicurezza (articolo 120 del decreto Rilancio) o possa applicarsi alla generalità degli interventi edilizi, tra cui quelli di allestimento di spazi esterni o ampliamento di spazi interni per garantire il distanziamento.

La normativa
L’articolo 120 del Dl 34/2020 ha introdotto un credito d'imposta in misura pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di 80.000 euro, in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del Covid-19, destinato agli esercenti attività d'impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico indicati nell'allegato 1 del decreto medesimo.

Le spese in relazione alle quali spetta il credito d'imposta per l'adeguamento degli ambienti di lavoro sono suddivise in due gruppi, quello degli interventi agevolabili e quello degli investimenti agevolabili. Gli interventi sono quelli necessari al rispetto delle prescrizioni sanitarie e delle misure finalizzate al contenimento della diffusione del virus tra cui rientrano espressamente:
– quelli edilizi necessari per il rifacimento di spogliatoi e mense, per la realizzazione di spazi medici, di ingressi e spazi comuni, nonché per l'acquisto di arredi di sicurezza. Sono ricomprese in tale insieme gli interventi edilizi funzionali alla riapertura o alla ripresa dell'attività, fermo restando il rispetto della disciplina urbanistica;
– gli interventi per l'acquisto di arredi finalizzati a garantire la riapertura delle attività commerciali in sicurezza.

Gli investimenti agevolabili sono quelli connessi ad attività innovative, tra cui sono ricompresi quelli relativi allo sviluppo o l'acquisto di strumenti e tecnologie necessarie allo svolgimento dell'attività lavorativa e per l'acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli utenti.

Il credito d'imposta per l'adeguamento degli ambienti di lavoro è utilizzabile:
– in compensazione;
– in alternativa, entro il 31 dicembre 2021, può essere ceduto, anche parzialmente, ad altri soggetti, ivi compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito.

Concusioni
In relazione agli interventi agevolabili, l'agenzia delle Entrate, con circolare 20/2020, ha precisato che:
- deve trattarsi esclusivamente degli interventi necessari al rispetto delle prescrizioni sanitarie e delle misure finalizzate al contenimento della diffusione del Covid-19;
- devono essere prescritti da disposizioni normative o previsti dalle linee guida per le riaperture delle attività elaborate da amministrazioni centrali, enti territoriali e locali, associazioni di categoria e ordini professionali.

Sulla scorta di tali affermazioni, nella risposta 545/2020, l'Agenzia afferma che il bonus trova applicazione per gli interventi necessari al rispetto delle prescrizioni sanitarie, stabiliti da disposizioni normative o dalle linee guida delle amministrazioni e pertanto è escluso per l'esercente che vuole fare diversi lavori, come quelli richiesti, fra cui adeguare un porticato esterno rendendolo utilizzabile anche d'inverno, realizzare un vano seminterrato da destinare a deposito, fare un percorso interno protetto per il trasporto dei materiali dal piano interrato al locale vero e proprio, creare un'ulteriore zona esterna per la stagione estiva.

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