Adempimenti

Si allunga la cassa Covid

di Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone

I datori di lavoro che operano in settori non industriali e che rientrano nelle tutele del Fis, dei Fondi di solidarietà bilaterali e della Cigd potranno accedere a un ulteriore periodo di Cassa Covid, dal 1° ottobre al 31 dicembre 2021, per un massimo di 13 settimane.

Ricordiamo che la legge n. 178/20 ha introdotto un primo periodo di 12 settimane di trattamenti, cui hanno fatto seguito ulteriori 28 settimane previste dal Dl 41/21 (Legge 69/21); con l’intervento operato dal decreto fiscale si arriva quindi a un massimo di 53 settimane complessive. Potranno beneficiare degli ulteriori ammortizzatori sociali i lavoratori che risultano alle dipendenze delle aziende richiedenti alla data di entrata in vigore del decreto stesso.

Anche sul versante industriale, ambito in cui la Cassa Covid si è generalmente conclusa al 30 giugno 2021, è prevista una proroga dei trattamenti emergenziali. Il decreto in rassegna ha, infatti, introdotto una ulteriore tranche di 9 settimane al massimo di Cigo-Covid collocabili tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2021. Potranno, tuttavia, accedervi esclusivamente le aziende tessili, di confezione di articoli di abbigliamento, in pelle e pelliccia e di fabbricazione di articoli in pelle e simili.

In entrambi i casi su indicati vi è una condizione di accesso: i datori di lavoro del settore non industriale potranno farvi ricorso solo se sono stati autorizzati a fruire di tutte le precedenti 28 settimane previste dal decreto Sostegni(Dl 41/21). I tessili accedono alla proroga solo se hanno avuto l’autorizzazione a fruire di tutte le precedenti 17 settimane introdotte dall’articolo 50-bis, comma 2, del Dl 73/21 (Legge 106/21).

Questo requisito genera un profilo di criticità per tale ultima tipologia di aziende (tessili). Infatti, se un datore di lavoro non ha avuto, nei mesi precedenti, bisogno interamente del sostegno - non avendo, ora, più il tempo per richiederlo (le 17 settimane cesseranno il 31 ottobre) – rimarrebbe senza ammortizzatori per novembre e per dicembre. Per scongiurare questa evenienza, sembra opportuno modificare in corsa il testo del decreto attualmente diffuso, prima che lo stesso approdi in Gazzetta Ufficiale. Si dovrà prevedere che questi soggetti possano accedere alla proroga, dopo essere stati autorizzati alla Cassa Covid precedentemente richiesta anche senza essere stati totalmente ammessi a tutte le 17 settimane.

In entrambi i casi di ricorso alla Cassa Covid sono confermati l’esclusione del contributo addizionale, nonché il blocco dei licenziamenti per il periodo di fruizione dell’integrazione salariale, comunque al massimo sino al 31 dicembre 2021.

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