Rapporti di lavoro

Renzi rilancia: pronto un piano per superare l'articolo 18


Il dado è tratto: il simbolo di tutte le battaglie sindacali da più di dieci anni a questa parte, l'articolo 18, verrà cancellato. E rischia anche di essere cancellato per decreto, dal momento che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel suo discorso in Parlamento sui Mille giorni ha indicato proprio la riforma del lavoro come un'urgenza per il Paese: «Sul Jobs act siamo pronti anche a intervenire d'urgenza». Nel suo discorso alle Camere e poi durante la direzione del Pd Renzi non annuncia esplicitamente l'intenzione del governo di superare l'articolo 18, anche se lo fa capire. Ma in serata, a fari dei media spenti, spiega a chi ascolta qual è il piano: prima, nella legge di stabilità, saranno trovati i fondi per rafforzare le tutele per chi perde il posto di lavoro in modo da accompagnare il lavoratore nel suo percorso di reinserimento «come avviene nelle socialdemocrazie europee»; dopo, con il Jobs act, si riformerà lo Statuto dei lavoratori superando l'ingiusto dualismo tra lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Prevedendo un indennizzo rafforzato per tutti i lavoratori al posto della reintegra che ora tutela solo quelli che lavorano in aziende sopra i 15 dipendenti.
D'altra parte per tutta la giornata il messaggio più forte Renzi lo ha dato proprio sul lavoro, e direttamente alla sinistra del suo partito. «Non c'è cosa più iniqua che dividere i cittadini tra quelli di serie A e quelli di serie B» è la sfida del premier ai suoi parlamentari. Essere di sinistra, incalza Renzi, vuole dire essere contro questa diseguaglianza. Quanto all'articolo 18, Renzi in Aula nota che «reintegro o non reintegro dipende dalla conformazione geografica e non dalla fattispecie giuridica». Con la riforma Fornero, insomma, ormai dipende dalla sensibilità del giudice che deve dirimere la controversia. Ora il nodo è tutto politico, e interno al Pd: Renzi ha bisogno di portare con sé il suo partito o almeno la sua maggioranza.
Questo mentre continua il lavoro sul disegno di legge Jobs act dove si profila una delega ampia al governo per riscrivere lo Statuto dei lavoratori. Ieri sera i tecnici stavano ancora lavorando a un emendamento che sarà presentato oggi in commissione Lavoro del Senato da Governo e relatore. L'emendamento dovrebbe fare riferimento al contratto a tutele crescenti che, nella declinazione data finora dal Pd, equivale a una nuova tipologia contrattuale a tempo indeterminato, che prevede il congelamento della tutela reale dell'articolo 18 solo per una prima fase di inserimento. Resta da vedere come questa soluzione si incastrerà nel progetto complessivo di Renzi.

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