Rapporti di lavoro

Assolavoro: da Renzi l’impegno a superare la cattiva flessibilità

di Adriano Moraglio

«Attendiamo l'avvio dell'annuncio fatto dal premier Renzi di voler intervenire su contratti a progetto e partite Iva in modo da sconfiggere la flessibilità “cattiva”». Ad affermarlo, in un'intervista al Quotidiano del Lavoro, è Francesca Contardi amministratore delegato di Page Group e da alcune settimane neovicepresidente di Assolavoro: «La soluzione di questo problema farà bene al lavoro degli italiani ma anche a quello delle agenzie private perché potranno diventare riferimento di prestatori di collaborazione (qui possiamo includere tutti) che oggi spesso operano in quell'area grigia della flessibilità “cattiva”».


«Il Jobs Act – aggiungeContardi - attribuisce alle agenzie un ruolo importante nel mercato del lavoro. E questo è un dato significativo in un panorama come quello italiano dove c'è ancora la sensazione che le nostre agenzie operino su un terreno di mercificazione dell'apporto lavorativo delle persone. Così non è, dobbiamo ripeterlo, anche perché forse non tutti sanno che chi ha occupazione con la somministrazione è garantito due volte. Sia le agenzie per il lavoro sia i datori rispondono in solido per il lavoratore. Le agenzie stesse sono supercertificate e questo garantisce che la somministrazione sia considerata un ulteriore strumento di flessibilità buona».


Contardi, come ad di PageGroup e ora come vicepresidente di Assolavoro plaude al processo di semplificazione che è tra gli obiettivo del Jobs Act: «Tanti operatori esteri ci dicono “Mi piacerebbe venire a lavorare in Italia ma siete troppo complessi dal punto di vista normativo…” La risposta che viene dal Jobs Act - sottolinea - va finalmente in un'ottica di semplificazione, con una normativa chiara e con la possibilità per le aziende di licenziare per motivi economici, limitandosi al pagamento di un indennizzo, ovviamente rispettando i limiti imposti e senza fare discriminazioni .E poi il Jobs Act è positivo per la centralità delle assunzioni a tempo indeterminato, pur con le tutele crescenti».


Ma c'è un enigma da chiarire a questo riguardo, rileva Francesca Contardi: «Il nuovo contratto a tutele crescenti introdotto si applicherà solo alle nuove assunzioni a tempo indeterminato, cosa si intende per nuove assunzioni? Potranno essere considerate come nuove assunzioni con questa tipologia di contratto, peraltro incentivata, quelle riguardanti persone che hanno avuto già rapporti di lavoro anche occasionali con l'azienda che vorrà assumerle? Il quesito è centrale perché non sono ancora stati definiti i parametri per poter accedere al nuovo istituto contrattuale».

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