Rapporti di lavoro

Sui rinnovi contrattuali dei dirigenti potrebbe pesare sempre di più l'anzianità di servizio

di Giuseppe Bulgarini d’Elci

È pacifico che il regime in uscita introdotto dal Decreto 23/15 sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti non si applica al rapporto di lavoro dei dirigenti. Il meccanismo risarcitorio che governa il licenziamento dei dirigenti è di origine prettamente convenzionale e continua ad essere parametrato tra un importo minimo ed un importo massimo, la cui determinazione è essenzialmente rimessa gli elementi che caratterizzano il “caso concreto”.

In questo panorama si registra, tuttavia, il rinnovo del Ccnl Dirigenti Industria, siglato il 30 dicembre 2014, che sganciandosi dalla precedente regolamentazione ricollega l’indennità supplementare in ipotesi di licenziamento privo di giusta causa o di giustificatezza all’anzianità aziendale del dirigente. Più sono gli anni di servizio prestati alle dipendenze dell’impresa, maggiore è l’indennizzo di cui usufruisce il dirigente licenziato. Fino a 2 anni di anzianità il risarcimento è pari a 2 mensilità, oltre 2 e fino a 6 anni di anzianità il risarcimento può salire fino a 8 mensilità, e così via sino ad un massimo tra 18 e 24 mensilità per il dirigente che abbia maturato più di 15 anni di servizio.

È difficile sfuggire alla considerazione che il nuovo modello sanzionatorio previsto dal Ccnl Dirigenti Industria  non sia stato influenzato dalla pressochè contemporanea, e altrettanto dirompente, disciplina del contratto di lavoro a tutele crescenti. In un caso come nell’altro, il parametro di riferimento per determinare la misura dell’indennità sono gli anni di servizio, così come in entrambe le situazioni il margine di discrezionalità nella determinazione del quantum si comprime significativamente.

È presto per dire se il nuovo scenario aprirà una stagione di rinnovi contrattuali caratterizzati da una più marcata accentuazione del dato costituito dall’anzianità di servizio, ma certo il vento delle tutele crescenti sta cominciando a sfiorare anche il rapporto di lavoro dei dirigenti.  

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