Rapporti di lavoro

Ingresso più veloce per i lavoratori extra Ue altamente qualificati

di Marco Noci

I ministeri dell'Interno e del Lavoro, con la circolare congiunta del 5 maggio 2015, rendono più veloci le procedure di ingresso del lavoratore straniero se il datore di lavoro sottoscriverà un protocollo di intesa con il ministero dell'Interno.

Gli stranieri interessati sono soltanto gli extracomunitari altamente qualificati che intendono svolgere prestazioni lavorative retribuite per conto o sotto la direzione o il coordinamento di un'altra persona fisica o giuridica, e che possono quindi fare ingresso o soggiornare in Italia al di fuori delle quote stabilite dal decreto flussi.

La domanda di nulla osta al lavoro per gli stranieri altamente qualificati è presentata dal datore di lavoro allo sportello unico per l'immigrazione avvalendosi esclusivamente del sistema informatizzato (modulo BC).

La circolare del 5 maggio 2015 dà la possibilità, per il datore di lavoro, di sostituire la richiesta di nulla osta con una mera comunicazione allo sportello unico (modulo CBC) della proposta di contratto di soggiorno o dell'offerta vincolante di lavoro.
La procedura semplificata riguarda, stante le recenti modifiche normative, solo i datori di lavoro che intendano stipulare il contratto di soggiorno e non le tipologie contrattuali che rientrano nell'ipotesi dell'offerta vincolante di lavoro.

La procedura così semplificata è però per legge riservata solo a quei datori di lavoro che abbiano sottoscritto col ministero dell'Interno un apposito protocollo d'intesa, nel quale si impegnano a garantire la sussistenza dei requisiti in esso previsti.

Il datore di lavoro, con la sottoscrizione del protocollo, garantisce: l'osservanza delle prescrizioni del Ccnl di categoria; il possesso da parte del lavoratore del titolo di istruzione superiore rilasciato dall'autorità competente nel Paese dove è stato conseguito, che attesti il completamento di un percorso di istruzione superiore di durata almeno triennale; il contratto riguardi qualifiche professionali rientranti nei livelli 1, 2 e 3 della classificazione delle professioni Istat - CP 2011 e successive modificazioni, ovvero il possesso del riconoscimento delle qualifiche per le professioni regolamentate, ai sensi del decreto legislativo 206/2007.

Il datore di lavoro dovrà auto-certificare il possesso della capacità economica necessaria per far fronte a tutti gli oneri derivanti dall'assunzione in Italia del personale richiesto e, in particolare, la capacità economica di corrispondere uno stipendio annuale lordo, come ricavato dal contratto di lavoro, e, comunque, non inferiore a 25.000 euro.

Infine, il datore di lavoro e il lavoratore, entro 8 giorni lavorativi dall'ingresso in Italia, dovranno recarsi presso lo sportello unico per l'immigrazione per la sottoscrizione del contratto di soggiorno e per effettuare la richiesta di permesso di soggiorno.

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