L'esperto rispondeContrattazione

Quale spazio per le co.co.co nei call center outbound

di Alberto Bosco

La domanda

È possibile per una società che opera esclusivamente come call center in outbound assumere i collaboratori esclusivamente come co.co.co.? Queste condizioni saranno valide anche nel 2016?

Premesso che in passato sono stati siglati alcuni contratti collettivi proprio per disciplinare i rapporti di collaborazione degli addetti ai call center outbound, va evidenziato che questi accordi erano volti a “fronteggiare” il rischio di conversione a fronte delle disposizioni previste dal Dlgs 276/2003, ora abrogate. L’articolo 2 del decreto legislativo 81/2015, al comma 1 dispone che, dal 1° gennaio 2016, si applica la disciplina del lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Il comma 2 prevede la non applicabilità di questa disposizione con riferimento (tra le altre ipotesi) «alle collaborazioni per le quali gli accordi collettivi nazionali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore». E’ quindi auspicabile che le parti sociali provvedano al più presto ad adeguare la disciplina contrattuale, facendo riferimento alle norme ora in vigore. Una buona soluzione potrebbe essere, in alternativa a una disciplina contenuta nel Ccnl, quella di ricorrere alla certificazione del contratto.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©