L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Collaborazione familiare occasionale del coniuge

di Luca Vichi

La domanda

In merito alla collaborazione familiare occasionale nel settore artigianato, tra i vari requisiti si prevede la parentela entro il 3 grado. A tal proposito si chiede se vi rientri anche il coniuge: può una Srl artigiana, con socio unico che ricopre anche la carica di amministratore unico, avvalersi della Collaborazione Familiare Occasionale del coniuge del suddetto socio? In caso affermativo, oltre all’iscrizione INAIL, è necessaria anche la comunicazione al Centro per l’Impiego competente? Ringraziando, si porgono cordiali saluti.

L’articolo 230 bis del Codice Civile, rubricato “Impresa familiare”, precisa come per impresa familiare si intenda quella cui collaborano il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo. Nel caso specifico, trattandosi di SRL e non di impresa individuale, non si ravvisano però gli estremi per poter rientrare nel concetto di impresa familiare. Si ritiene pertanto che la risposta sia negativa. Lo stesso articolo 230 bis precisa infatti come l’inquadramento come collaboratori familiari risulti applicabile “Salvo che sia configurabile un diverso rapporto”.

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