Rapporti di lavoro

Un corso per accrescere le capacità imprenditoriali

di Filomena Greco

Un corso strutturato dedicato all’imprenditorialità e all’innovazione, inserito nel percorso di studi del Politecnico di Torino.

Il debutto l’anno scorso, a cura di Paolo Landoni Poli, docente di Imprenditorialità e innovazione, che insieme a Confindustria Piemonte ha portato avanti una collaborazione tutta focalizzata sui progetti d’impresa.

Ne è nato un percorso durato tre mesi, che ha coinvolto almeno 15 aziende, da Fca ad Alpitour, e si è concluso con un ciclo di presentazioni dei business plan e con almeno tre progetti pronti a compiere un passo avanti e a tradursi in iniziative imprenditoriali. «Il corso – anticipa Landoni – è attivo per gli studenti di tutte le specializzazioni, dunque ha come forte caratterizzazione il fatto di essere multidisciplinare. I team di studenti hanno lavorato con competenze trasversali. Il corso al suo debutto ha registrato 180 iscrizioni, e a marzo dell’anno prossimo si ricomincia».

Una proposta che si ispira a un modello americano, grazie al quale, sin dal primo anno di studi, al consolidamento delle competenze tecniche, punto di forza di un corso in Ingegneria, si affiancano gli strumenti per implementare le capacità imprenditoriali.

La scommessa, per le imprese e i manager del futuro, è quella del trasferimento tecnologico e dell’innovazione, a tutti i livelli e in tempi stretti.

L’iniziativa, ricorda Paolo Balistreri, segretario generale di Confindustria Piemonte, nasce nell’ambito del Protocollo d’intesa siglato da Politecnico di Torino e dall’associazione degli industriali a fine 2014.

«Si tratta di un approccio nuovo – aggiunge Balistreri –, grazie al quale le aziende hanno in alcuni casi affidato ai team di ragazzi un progetto o un’idea da sviluppare, in ottica open innovation. Mentre ci sono stati dei team che hanno lavorato su iniziative proposte in autonomia dagli studenti».

Qualche esempio? Nel paniere di idee sono emerse progetti molto diversi, manifattura e servizi insieme: dal carrello automatico da implementare e utilizzare nelle officine alle piattaforme per la connessione in auto, basate soltanto sui comandi vocali, fino ai fari “smart” in grado di segnalare alle auto la mancata distanza di sicurezza e al programma di prenotazione vacanze completamente digitale.

Un primo passo, l’anno prossimo si replica.

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