Rapporti di lavoro

Effetto fiscale a lunga gittata, l’Agenzia vara le modalità del rimborso per il sisma del 1990

di Matteo Ferraris

L'Agenzia delle entrate, con provvedimento n. 195405/2017 ha definito le modalità e le procedure per l'erogazione dei rimborsi a favore dei contribuenti siciliani colpiti dal terremoto del 13 e 16 dicembre 1990. E' una misura agevolativa prevista dalla legge di stabilità 2015 (articolo 1, comma 665, della legge 190/2014) che ha riconosciuto ai soggetti offesi dal sisma verificatosi nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa in relazione alle imposte versate nel periodo 1990-1992.

L'importo da rimborsare coinvolge i versamenti eccedenti rispetto al dovuto effettivo (pari al 10% del debito tributario). Il rimborso è attivato solo in presenza di una specifica istanza che avrebbe dovuto essere presentata entro il 1° marzo 2010.

Perché un provvedimento cosi tardivo? Il decreto Sud (articolo 16-octies, del Dl 91/2017) ha variato la disciplina, includendo espressamente tra i soggetti che hanno diritto al rimborso anche i titolari di reddito di lavoro dipendente, nonché i titolari di redditi equiparati e assimilati a quelli di lavoro dipendente in relazione alle ritenute subite.

I rimborsi. Preliminarmente all'erogazione dei rimborsi, gli uffici dell'agenzia delle Entrate verificano le istanze di rimborso presentate entro il primo marzo 2010, secondo l'ordine cronologico di presentazione, e determinando le somme dovute.
L'agevolazione è “plafonata”: per tale ragione, l'agenzia delle Entrate effettua inizialmente i rimborsi delle istanze validamente liquidate applicando la riduzione del 50 per cento sulle somme dovute. Al completamento dell'esame delle istanze di rimborso, qualora eccedano risorse finanziarie rispetto ai limiti di spesa autorizzati, le somme residue saranno erogate proporzionalmente al valore degli importi liquidati.

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